Primo parto in Italia da embrione congelato 10 anni fa

Lo scorso 26 febbraio, l’ANSA ha reso pubblico l’esito positivo di una nascita da embrione congelato per 11 anni. Il bambino, che oggi ha due anni, è in perfetta salute. E’ il primo caso in Italia, e non mancherà di suscitare polemiche e dibattiti.

Lo scorso anno è nato, in Inghilterra, un bambino a partire da un embrione congelato per ben 20 anni. E’ uno scenario, racconta Fertility Lab Insider, potenzialmente illimitato in cui individui potrebbero nascere anche decine di anni dopo la morte dei loro genitori.

La notizia è stata diffusa lo scorso 30 settembre da Fertility and Sterility Journal che ha rivelato i dettagli dell’esperimento del bambino concepito da un embrione congelato nel 1990, ben venti anni fa. L’embrione utilizzato era uno dei nove originariamente prodotti per inseminazione artificiale, e lasciato “in attesa di adozione” per venti anni, fino a che non è stato possibile trovare una coppia compatibile, nell’agosto del 2009.

Dei cinque embrioni impiantati, due sono sopravvissuti e impiantati in una donna che ha tentato l’inseminazione artificiale più e più volte, nell’arco di una decina di anni. Finalmente, per la gioia della coppia, nel maggio scorso il bimbo o bimba ha visto la luce. Con la particolarità di essere nato da un embrione con ben venti anni di “vita” sulle spalle.

I biologi riportano la possibilità di congelare embrioni per un periodo indefinito, anche decine o centinaia di anni, per quanto se ne sa ad oggi. L’embrione infatti resta letteralmente ibernato e tutti i suoi processi vitali sono di fatto “congelati”, per riprendere poi il proprio corso al momento dell’impianto.

Riporta Fertility Lab Insider che la possibilità di produrre un individuo formato, a partire da un embrione impiantato (quindi di portarlo alla luce con una nascita “regolare”) non è affatto “automatica”. Il congelamento degli embrioni è, tuttavia, una tecnica estremamente promettente per dare alle coppie una possibilità di avere figli propri.

Non è certo materia priva di difficoltà sia etiche che scientifiche e, come al solito, il problema è che se ne sa pochissimo nel nostro paese. Come da prassi, i nostri mezzi di informazione tendono a lasciar passare queste notizie in sordina e la legge italiana, come sempre grazie al freno delle gerarchie cattoliche, ci lascia al palo.  E, così, da noi stiamo ancora cercando di capire cosa sia lecito o no fare in materia di congelamento degli ovociti. Non si tratta di una questione di poco conto: le mamme che hanno avuto una malattia terribile come il cancro, ad esempio, avrebbero maggiori possibilità di avere un figlio proprio.

E così, in questo clima di generale disinformazione o informazione parziale, a fare informazione restiamo noi blogger, con limitati strumenti di conoscenza tecnica della materia. Cambieranno le cose ? Intanto facciamo circolare le informazioni, il resto, speriamo, potrebbe venire da sé …

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