Addio a Dennis Ritchie

Tempi duri per il mondo dell’informatica. L’8 ottobre scorso è morto a 70 anni, dopo una lunga malattia, Dennis Ritchie, teorico dell’informazione americano. A Ritchie dobbiamo l’invenzione del linguaggio di programmazione alla base di tutte le moderne infrastutture dell’informazione: il Linguaggio C.

Ritchie era un fisico con dottorato di ricerca in matematica applicata, e al suo ingresso nei Bell Labs americani (il corrispondente della nostra Telecom, allora SIP). Il linguaggio C è stato una rivoluzione nella scienza dei calcolatori perché, per la prima volta, introduceva il concetto di puntatore, cioé di una entità astratta che collega aree di memoria.

Sembra poco, ma l’introduzione di un linguaggio corredato di operatori in grado di manipolare puntatori aprì la strada a sviluppi notevolissimi. Tra questi, il sistema operativo Unix, allora adottato nei server dei centri di ricerca e negli istituti governativi. Erano gli anni ’70 e lo Unix, cui contribuì in modo determinante lo stesso Ritchie, si dimostrava il sistema operativo più affidabile e sicuro in ambienti multiutente.

Originalmente sviluppato nel 1969 presso i Bell Labs da Ken Thompson, Dennis Ritchie, Brian Kernighan (storico, il Kerningham e Ritchie, Linguaggio C è il testo per eccellenza degli informatici), Douglas McIlroy, Joe Ossanna, ad oggi Unix sopravvive e prospera nei personal computer grazie a Linux e ai calcolatori Apple con Mac OS X, grazie ad una serie di caratteristiche che lo rendono il sistema operativo d’eccellenza per ambienti distribuiti. Unix fu una rivoluzione, e lo è ancora oggi, perché negli anni ’70 i calcolatori erano in grado di eseguire un solo compito, in gergo processo, alla volta.

Unix consentiva per la prima volta di eseguire più processi contemporaneamente, quindi di servire più utenti. Con Unix la gestione dei profili utente è molto sofisticata, garantendo l’accesso a dati ed applicazioni in modo mirato e configurabile per il singolo o per gruppi di utenti. La gestione della memoria è affidabile, non è possibile per un processo utente andare a sovrascrivere aree di memoria, senza adeguata autorizzazione, di un’altro utente.

Sono molte le caratteristiche innovative, troppe da essere discusse in un semplice post, basti solo dire che negli ultimi 40 anni Unix è divenuto al centro di uno standard aperto e che, grazie a questo fatto, ancora oggi vive e pulsa in un numero sterminato di sistemi, dai grandi server dipartimentali ai telefonini.

Lo Unix, assieme al modello client-server, è alla base dello sviluppo di Internet. Senza il lavoro di persone come Dennis Ritchie, oggi,  il mondo sarebbe radicalmente diverso.

Share
Questa voce è stata pubblicata in Uomini e Donne e contrassegnata con , , , , , , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a Addio a Dennis Ritchie

  1. Marco scrive:

    Gran brutto periodo questo, prima Jobs ed ora un altro grande che se ne va lasciandoci però in eredità il frutto delle sue intuizioni e del suo lavoro. Quasi nessuno conosce Ritchie e come dici tu non si conterebbero i post necessari per poter spiegare e far conoscere le innovazioni che ha apportato con il suo C ed Unix. Forse, per far comprendere l’importanza di Ritchie alla “massa”, basterebbe dire che se Jobs fosse ancora vivo sarebbe stato tra i primi a ringraziarlo. E si, perchè anche il “personaggio” Jobs doveva molto all’ “anti-personaggio” Ritchie. Anche qui, purtroppo, è questione di immagine e visibilità; nel mondo dell’apparire in cui oggi viviamo, difficilmente trova spazio e meritata riconoscenza chi ha vissuto sempre dietro una tastiera a lavorare, lavorare ed ancora lavorare, magari con la stessa genialità (se non di più) ma con meno media a seguirlo.
    Non mi sembra sia ancora successo, ma tu credi che qualche telegiornale darà la notizia della scomparsa di Ritchie? Non credo proprio… e questo dovrebbe far riflettere su cosa per i media e l’opinione pubblica è più o meno importante; perchè contiunuano a chiamarla informazione quella…?
    Un grazie a Ritchie ed un saluto a te.
    Marco

  2. thomasbellotti scrive:

    Appena ho letto la notizia della sua scomparsa sono diventato tanto triste. Era un grande uomo e innovatore. Senza di lui probabilmente non esisterebbe nessuna distribuzione GNU/Linux e l’informatica sarebbe qualcosa di diverso..

  3. Pingback: L’informazione come diritto universale: il Software Libero | LidiMatematici

  4. Pingback: L’informazione come diritto universale: il Software Libero | LidiMatematici

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *