Google Adsense: un inganno planetario ? (parte 1)

Lunedì scorso, lo sapete ormai, ho ricevuto una simpatica lettera da Google che mi annunciava la chiusura, unilaterale, del mio account Google Adsense. Ho contattato Google, che purtroppo consente di scambiare informazioni solo attraverso un modulo. E qui le prime sorprese: nonostante l’azienda sia diffusa in tutto il mondo è impossibile contattarla. Il fax di Milano è semplicemente irragiungibile. Ho tentato di accedere al mio account Google Adsense: il login è stato chiuso. Non posso neanche più vedere il saldo consuntivo.

A quel punto, ho iniziato ad indagare, e la questione si è fatta man mano molto, ma molto interessante. Tanto da profilare un vero e proprio scoop: una manna per un blog come questo. Indagando su internet, è emerso infatti uno scenario che ha dell’incredibile: sembrerebbe proprio che Google abbia messo in piedi un meccanismo su scala planetaria con cui Google si è assicurata, per anni, pubblicità gratuita che le ha consentito di lanciare due servizi ad alta redditività: Adsense e Adwords. I due servizi funzionano un po’ come il gatto e la volpe: uno blandisce e l’altro …

In tutto il mondo si sono verificati infatti centinaia di migliaia di casi, che potete facilmente trovare cercando su internet tutte queste parole chiave: “Google Adsense“, “scam“, “class action“, “truffa“. In tutti i casi, lo schema è sempre lo stesso:

  1. Google nota un video su Youtube o una pagina internet che cumula un certo numero di traffico.
  2. Google invia una lettera a casa, proponendo un contratto di affiliazione con Google Adsense.
  3. Il piccolo blogger firma e inizia a cumulare introiti pubblicitari.
  4. Quando il traffico arriva ad una dimensione media, in casi specifici, tutti simili, Google chiude il conto e non paga quanto dovuto fino al momento.

Esiste poi il caso in cui è il blogger a chiedere l’affiliazione, ma lo schema resta lo stesso.

Google non fornisce alcun dato a supporto del perché della chiusura. Chiude e basta. Nessun appello, nessuna possibilità di contattare l’azienda. Ma cosa sono Adsense e Adwords ? E come fa Google a trarre profitto da questo sistema ?

Andiamo con ordine: Google Adwords è una piattaforma software che consente agli inserzionisti privati di pubblicare annunci a pagamento su internet. Li potete distinguere facilmente perché si tratta dei banner pubblicitari con la scritta “Google”, quelli che appaiono praticamente ovunque. Quindi, da una parte c’è chi paga per gli annunci. Chi si avvale di Adwords mette in piedi delle campagne pubblicitarie dove specifica il contenuto del prodotto da promuovere, e Google provvede a pubblicare il banner nei siti che trattano temi pertinenti al prodotto stesso.

Dall’altra parte, c’è chi pubblica gli annunci sul proprio sito web, e allo scopo Google fornisce la piattaforma controparte di Adwords: Google Adsense. In molti casi è la stessa Google ad invitare il piccolo-medio blogger ad unirsi al programma. Ti mandano un contratto a casa in cui ti spiegano che corrisponderanno una certa quota per ogni click, e tutta una serie di disclaimer in cui si riservano di chiudere il conto in caso di comportamento fraudolento.

Il mio caso è assolutamente identico a quello di migliaia e migliaia di altri blogger. Due anni fa, circa, ricevo una lettera a casa che mi invita a diventare partner, per via di questo video:

Il video con cui ho “vinto” l’invito in Google Adsense

E’ un video molto particolare in cui dimostravo la possibilità di trasmettere in codice morse, usando un apposito tipo di tasto radiotelegrafico ed un microprocessore appositamente dedicato, ad una velocità doppia rispetto a quella dei radiotelegrafisti commerciali. All’epoca fece abbastanza scalpore, perché nella comunità dei radioamatori era una specie di “record di velocità”. Per questo motivo aveva cumulato diverse decine di migliaia di visite, oggi poco più di centomila. In ragione di tanta “popolarità”, Google mi proponeva di mettere dei banner, usando il programma Google Adsense, allora nato da pochissimo.

Perché Google aveva interesse a contattarmi proponendomi un servizio profittevole? Perché aveva bisogno di lanciare Adwords, il prodotto a pagamento per gli inserzionisti. La formula è semplice: più siti usano Adsense, cioé sono disponibili a pubblicare annunci, più siti sono disposti a spendere soldi per gli annunci a Google, con Adwords.

Il lancio di Adwords è un affare colossale per Google. Il bilancio pubblicato dalla stessa Google mostra che, nel 2011, solo Adwords valeva il 10% dei profitti dell’azienda di Mountain View: 4 miliardi di dollari.

Cominciate a capire il gioco ? Se Google incassa con Adwords, dovrà pur pagare con Adsense. A meno che …

A venerdi, con la seconda parte.

N.B: l’immagine del logo è stata presa da uno dei tanti siti “bannati” e mai più riammessi.
Share
Questa voce è stata pubblicata in Cittadinanza attiva e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

7 risposte a Google Adsense: un inganno planetario ? (parte 1)

  1. Paolo scrive:

    Ciao Carlo. Io sono affiliato adsense dal 2002, credo, e in certi periodi sono stato anche inserzionista adwords. Sono molto attento a tutte le questioni che riguardano questo strumento molto potente, quindi ogni minimo cambiamento del contratto Adsense me lo studio e ci sto molto attento perché si possono avere problemi per un no nulla! Se sul tuo sito parli di cose “proibite”, tipo hacking e simili, se i banner sono posizionati in un certo modo traendo in inganno, se inciti a cliccare usi tuoi annunci ecc. E siccome alcune cose possono cambiare, e per adsense ci sono vere e proprie tecniche in continuo aggiornamento, mi tengo al passo con le variazioni del contratto.
    Sono arrivato a ricevere dei pagamenti bimestrali, cifre piccole, ma puntualissime. Conosco anche qualcuno che ci guadagna diverse migliaia di euro al mese e più.
    Voglio dire che quando sono stato la prima volta su adwords, quindi come inserzionista, ho avuto diversi click “fraudolenti” e quindi diverse volte ho pagato “per nulla”. Però, quando google rileva queste infrazioni ti restituisce i soldi e quindi, in realtà, non guadagna.
    Mi sono fatto un’idea su google: secondo me, a volte questo “strumento” di controllo può essere usato da “Big G” per scremare chi guadagna (e quindi fa guadagnare a google) piccolissime cifre. Posso darti alcuni casi che dimostrano che chi guadagna tanto viene perdonato molto più facilmente. Ciao e in bocca al lupo per il ricorso.

    • LidiMatematici scrive:

      Ciao Paolo,
      grazie per la testimonianza.
      Come vedi il mio sito è assolutamente trasparente, ci sono diversi tool via internet per verificarne la sicurezza e LidiMatematici ha ranking positivi in tutti i casi. Il punto è un altro: nel mio caso, così come in migliaia di altri, non abbiamo la minima idea del perché sia avvenuto tutto ciò. Lo apprendiamo e basta a cose fatte: tutti i siti bannati non vengono né avvertiti, né viene fornita alcuna giustificazione. Uno degli elementi a suffragio del fatto che si tratta di uno schema predeterminato, è che non vengono semplicemente sospesi gli annunci, ma viene negato proprio l’accesso alla pagina di consuntivo. In questo modo si vuole, esplicitamente, privare l’utente di informazioni preziose per difendere la propria posizione. Cioé: hanno già deciso di VOLER estromettere quel sito perché rientra nel cluster di utenti meno vantaggioso.

      E’ una tecnica semplicissima per far stare in piedi il business case di Adsense / Adwords (dettagli nel prossimo post).

      Anche il fatto che citi di variazione del contratto è un fatto grave: una volta stipulato un contratto, per la legge italiana, i termini vanno comunicati tempestivamente alla controparte, in modo che sia esplicito dove sono variati, non va comunicato solo il contratto per intero. In questo modo la controparte è informata.

      Il fatto che tu debba stare a spulciare i log pena chiusura unilaerale è una assurdità giuridica.

      Resta il fatto che è chi interrompe il contratto a dover dimostrare le condizioni per la interruzione, ma questa è parte integrante dello schema che consente a Google di far star in piedi il business case.

      • Paolo scrive:

        Ciao Carlo. E’ per questo che, come ti accennavo su facebook, alcuni utenti hanno ottenuto la riapertura minacciando di rivolgersi al giudice di pace per avere le motivazioni.
        Le variazioni contrattuali vengono sempre segnalate e comunicate. Solo che bisogna stargli dietro. Con Adsense girano un sacco di soldi, è evidente. Ma, per dare un colpo al cerchio ed uno alla botte, è anche evidente, per questo, che alcuni ci provano.
        Analytics è un mezzo molto potente ed è collegato con loro. Quindi, quando gli segnali che ce l’hai, loro si vanno a spulciare i log. Altrimenti è una cosa davvero improponibile.
        Comunque, qualcosa sul tuo account è successo sicuramente. Pensa che c’è gente che per fare dispetti ai concorrenti va a cliccare ripetutamente sugli annunci per farli chiudere…. se riesci a farlo riaprire, collegalo subito ad analytics.

  2. Marco scrive:

    Davvero una brutta notizia. Spero solo che tu riesca a far valere i tuoi diritti e che il ricorso ti venga accettato. Per quel che vale avrai sempre i sostegno dei lettori che ti seguono e che da te ricevono un ottimo “servizio”.
    Non mollare.
    Un saluto
    Marco

  3. LidiMatematici scrive:

    Grazie Marco,
    LidiMatematici è un blog serio con una linea editoriale che mira esclusivamente alla qualità. Proprio in queste ore ho ricevuto l’ok all’affiliazione con diversi altri circuiti pubblicitari.

  4. Pingback: Google Adsense: un inganno planetario ? (parte 2) | LidiMatematici

  5. Pingback: Google AdSense è un inganno planetario? « lituopadania

Rispondi a LidiMatematici Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *