Craig Venter e la vita artificiale (parte 1)

Se ne parla pochissimo in Italia, eppure c’è chi davvero gioca a fare Dio. Craig Venter è un biologo americano che di tanto in tanto torna nelle cronache a far parlare di sé. Ha decodificato le sequenze del genoma umano e addirittura ricreato la prima forma di vita artificiale.

Il dottor Venter è stato uno dei primi ricercatori ad occuparsi di genetica anche in ottica imprenditoriale. Ha fondato infatti Celera Genomics, un istituto di ricerca sul genoma umano e il J.Craig Venter Institute, istituzione no-profit (almeno per ora) che ha come missione la costruzione di organismi artificiali. Venter, nominato nel 2007 da Times Magazine come uno dei 100 personaggi più influenti del pianeta, aveva già annunciato con una certa spavalderia che sarebbe stata solamente questione di tempo. Nel 2010, evento in larghissima parte sottaciuto dai mezzi di informazione italiani, dopo 10 anni di lavoro di una equipe di 20 scienziati e 40 milioni di dollari di investimento, è arrivato il più incredibile dei risultati: una cellula artificiale generata ex novo. Il suo articolo “Synthetic Biology Breakthrough (“Aperta la breccia della biologia sintetica” è – semplicemente – incredibile.

Il risultato di Venter è da trama degna del più classico dei classici della fantascienza americana del gande schermo. E’ inoppugnabilmente così: Venter ha realizzato un nuovo organismo, completamente artificiale. Partendo da un batterio che causa la mastite nelle oche, Venter ha innestato all’interno una sequenza di DNA che, come un linguaggio di programmazione dei computer, regola tutti gli aspetti della vita biologica di questo nuovo individuo: il Mycoplasma Laboratorium.

Ma non basta: il nuovo organismo ha la caratteristica unica di avere il DNA firmato. L’equipe di scienziati ha manipolato il DNA in modo da inserire quattro marcatori genetici destinati al tracciamento delle discendenze. La cellula infatti è anche in grado di riprodursi e la firma  apposta nel suo DNA si propaga, secondo le regole dell’ereditarietà genetica, dalla cellula genitrice alle cellule figlie. Insomma, la nuova cellula è vivente a tutti gli effetti: la prima specie sintetica vivente.

E di domande ce ne sono: come è stato possibile? Perché, nonostante siano passati oltre due anni, i mezzi di informazione non ne parlano?

LidiMatematici non si lascia certo sfuggire l’occasione …

-> Vai all’articolo di Science Magazine sulla cellula artificiale

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