Il cielo di Dicembre

Coincidenza o no, ma uno dei più bei regali di Natale arriva da Madre Natura. A Dicembre il cielo regala una serie di appuntamenti astronomici imperdibili. E, il bello, è che sono alla portata di tutti.  Vale la pena di approfittarne perchè è una magnifica occasione per accostarsi all’astronomia con strumenti minimali: occhi e, al più, un comune binocolo.

Per tutto il mese, per l’intera serata, dotandosi di un buon binocolo 7×50 è possibile osservare l’incantevole bellezza della Nebulosa di Orione, esattamente al centro della spada di Orione. La nebulosità visibile è un complesso di gas stellari in progressiva agglomerazione, una vera e propria nursery stellare: lì, nascono le stelle.

Sempre per l’intero mese, un giretto nella costellazione del Toro ci regalerà la magnifica visione delle Pleiadi e delle Iadi, proprio a ridosso di Aldebaran, il brillante occhio giallo del toro. Pleiadi e Iadi sono due imperdibili ammassi aperti. Quest’anno, a corollario di questa magnifica parte di cielo sarà il pianeta Giove, un magnifico faro giallo nella notte, visibilissimo ad occhio nudo. Per trovare la costellazione del toro sarà proprio il gigante gassoso ad aiutarci,

Tra il 12 e il 14 dicembre, occhi puntati sulla costellazione dei Gemelli, che sorgerà a Est ed inizierà ad essere sufficientemente alta già verso le 21. Sarà possibile vedere il magnifico spettacolo delle stelle cadenti dette Geminidi, proprio perché sembrano provenire dalla costellazione dei Gemelli. Con un picco previsto di oltre 100 l’ora, le Geminidi promettono di stupire anche chi non ha mai avuto occasione di osservare un fenomeno del genere (occhio pure al conto in banca perché scade la rata dell’IMU).

Le “stelle cadenti” sono in realtà il risultato dell’impatto dell’atmosfera terrestre con i detriti cosmici lasciati da altri oggetti celesti, nel caso specifico dell’asteroide Fetonte. La terra entra “in scia”, un pò come fanno i ciclisti, di Fetonte già dal 6 dicembre, data in cui è possibile osservare le prime stelle cadenti. Naso puntato all’insù quindi già dai primi giorni di dicembre, alcune stelle cadenti possono essere talmente lente da formare veri e propri bolidi, cioè scie fiammeggianti di grandi dimensioni. Imperdibili.

Il 22 dicembre, è previsto invece il picco delle Ursidi, stelle cadenti che sembrano provenire dalla costellazione dell’Orsa Minore, esattamente a Nord, dove risiede la Stella Polare. Sarà uno spettacolo relativamente meno intenso delle Geminidi, poiché il picco previsto è di 20 meteore per ora. In quei giorni, la terra incontrerà la coda della cometa Tuttle.

Naso all’insù allora, a dicembre il cielo regala, sempre, uno spettacolo inesauribile.

(Immagini a cura del gruppo dell’Osservatorio Astronomico del Pellegrino)

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