C’è sigaro e sigaro ?

sigari_cubaSu richiesta dei lettori, torniamo su un tema di cui abbiamo già discusso in un post precedente: l’assorbimento della nicotina. Riproponiamo in questo post un modellino matematico che stima la quantità di nicotina assorbita nel sangue ed il tempo di rilascio fino alla completa espulsione, confrontando vari tagli di sigari cubani. Si tratta ovviamente di un modello di calcolo, che non ha valenza medica, ma che serve semplicemente a comprendere come l’assunzione di nicotina rappresenti un fatto impegnativo per il nostro fisico, che richiede tempi non trascurabili per un completo recupero.

Il sigaro non si aspira, tuttavia le mucose della bocca e la stessa pelle assorbono ugualmente la nicotina contenuta nel tabacco per una quantità circa pari al 45%. Ad esempio, se un sigaro cubano tipo Corona pesa circa 9 grammi, e la percentuale di nicotina presente nel tabacco è pari al 5%, l’assorbimento totale di nicotina nel sangue è di poco inferiore ai 190mg.

Non tutto il tabacco cubano ha la stessa percentuale di nicotina, si stima che questa vari tra il 3 e il 5%. Sotto queste ipotesi è possibile costruire un modello che stimi il tempo di rilascio della nicotina nel sangue, applicando il principio del dimezzamento ogni 2 ore circa. In pratica, fumando un piccolo sigaro cubano all’ora di pranzo, diciamo una Panatela dal peso di 6 grammi, si assorbono tra i 70 e i 120mg di nicotina. Dopo due ore i milligrammi nel sangue diventano la metà, cioé tra i 35 ed i 60. Dopo altre due ore ancora la metà, e così via. E’ importante osservare che il tasso di nicotina si dimezza progressivamente ed arriva alla completa espulsione solo dopo un tempo molto lungo. Tuttavia, un tasso minimo di nicotina nel sangue può essere ritenuto trascurabile, nel nostro modellino abbiamo considerato – sia chiaro in modo del tutto arbitrario – questa soglia pari a 0,01mg.

La tabellina proposta in questo articolo confronta i vari tagli di sigaro cubano, detti vitola, ed i relativi tempi stimati di completa espulsione della nicotina dal sangue. Prendiamo ad esempio la vitola di dimensioni più piccole disponibile sul mercato, la Small Panetela Laguito n. 3. E’ un sigaretto che contiene appena 2,81 grammi di tabacco. Con una percentuale stimabile tra il 3 ed il 5%, la quantità di nicotina contenuta nel tabacco varia tra gli 84,3 e i 140,5 mg. La quantità assorbita dalle mucose della bocca è pari a circa il 45%, ovvero tra i 33,72 ed i 56,2mg. Al termine della fumata, quindi, l’organismo inizia ad espellere la nicotina dimezzandone la quantità ogni due ore. Per arrivare alla soglia minima di 0,01mg occorre un tempo variabile tra le 23 ore e tre quarti le 24 ore. Un giorno intero.

Il dimezzamento produce una espulsione di una buona quantità di nicotina nelle prime ore ma, dividendo sempre per due, i mg  espulsi sono sempre di meno, ecco perché se fumiamo un grosso calibro, tipo ad esempio il Diadema Giant Perfecto, impieghiamo circa 5-6 ore in più rispetto ad un Laguito, pur se questo pesa 10 volte di meno. Ciò non vuol dire, ovviamente, che convenga fumare sigari di taglio più grosso. Come ricorda il ministero, giustamente, fumare nuoce gravemente alla salute.

Tasso di nicotina per vari tagli di sigaro cubano(clicca per ingrandire)

assorbimento_sigari

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10 risposte a C’è sigaro e sigaro ?

  1. Vincenzo scrive:

    Ottimo articolo, complimenti.

    • LidiMatematici scrive:

      Grazie Vincenzo!

      • Vincenzo scrive:

        Guarda, già sospettavo del tasso elevato di nicotina dei sigari quando cominciai a fumare. Tuttavia siccome qualcuno diceva che non si vive di solo pane, il sigaro è un piacere che non ho eliminato dalla mia vita. Per abbassare esponenzialmente i danni ho fatto intercorrere sempre uno o due giorni tra una fumata ed un’altra, proprio perché ipotizzavo che il mio corpo aveva bisogno di un po per smaltire la nicotina. Questo articolo è, oltre che utilissimo, una conferma.
        Tutto sta nella moderazione. I discorsi estremi dei salutisti che dicono di non toccare qualsiasi forma di fumo sono esasperazioni, a questo punto ci ritroveremmo a fare la vita dei dipendenti del partito in 1984 di Orwell. Ma è pur vero che la gran parte dei fumatori di Avana fumano comunque come porci, e c’è chi si spalma mezzo toscano già dal mattino (giusto per cominciare). Ed anche questa è un’estremizzazione estremamente negativa, è ovvio.
        I piaceri della vita sono tanti e a volte poco salutari ma, con moderazione, possiamo conviverci tranquillamente e trarre da essi quello che di meglio possono offrirci.
        In medio stat virtus.

  2. Simone scrive:

    Con tutto il rispetto, credo che questo articolo sia sbagliato, sicuramente i sigari rilasciano grandi quantità di nicotina, molto ma molto di più delle sigarette; tuttavia la quantità di nicotina rilasciata dai sigari scritta in quest’articolo è esagerata e non credo corrisponde al vero, un sigaro non può fare assorbire dall’organismo una quantità di nicotina tra 90 e 240 mg, poichè sarebbe una dose letale, considerando che la dose letale di nicotina nell’essere umano corrisponde a 1 mg per kilogrammo di peso (c’e scritto dappertutto, la nicotina in sovraddosaggio è un veleno come il sale da cucina o le droghe illegali), quindi se uno pesa 90 chili, un solo sigaro dovrebbe ucciderti cosa ovviamente impossibile, una sigaretta di marlboro rilascia mediamente 0,9 mg di nicotina, quindi rispetto a un sigaro ci sarebbe un rapporto da 1 a 100, troppa differenza.

    • LidiMatematici scrive:

      Ciao e grazie per il commento innanzitutto. Ovviamente il modello è una semplificazione, ad esempio non tiene conto della durata della fumata, che può essere anche di 2 ore per le Vitolas più impegnative. Qui si stima, ma è solo per fare un esempio comparativo, una fumata “istantanea”, cioé che si fumi un sigaro in un tempo infinitesimale. I conti però sono proprio questi, la nicotina contenuta nel tabacco è pari ad una percentuale variabile tra il 3 e il 5% e, di questa, se ne assorbe poco meno della metà. Chi fuma sigarette ne assorbe quasi il 100%.

    • Vincenzo scrive:

      Ciao Simone. I conti invece sono più o meno esatti, non si scappa.
      La dose letale di nicotina è 1 mg per kg di peso, diciamo mediamente tra i 70 e i 100 mg, somministrati via oralmente o endovena in soluzione UNICA.
      Fumando, la nicotina è distribuita in un arco dai 30 ai 120 minuti tale da non essere letale anche in maggiori quantità.

  3. LidiMatematici scrive:

    … mi state dando una idea, vedo di organizzare un modellino che tiene conto della durata della fumata, diciamo lineare, cioè tot grammi di sigaro al minuto. Mi riprometto di tornarci su!

  4. Daniele scrive:

    Trascuri il fatto che è impossibile fumare per intero un sigaro. A parte il fatto ovvio e banale che quando te ne resta 2cm lo devi buttare, devi tenere presente che per la maggior parte del tempo il sigaro si fuma da solo, tra una boccata e l’altra passano mediamente 30-60 secondi, tempo nel quale il sigaro si consuma emanando la sua nicotina nell’aria. Non so stimare quanta nicotina vada dispersa in questo modo, ma secondo me almeno il 50-60%. Togli un’altro 15-20% del contenuto totale iniziale, che rimane nel mozzicone. Scopri che la nicotina assorbita dal corpo è molto minore di quanto tu non calcoli.
    Ciao

  5. toscanofilo scrive:

    Sarebbe davvero inquietante sapere che mezzo toscano, un’ora di normale fumata, in termini nicotinici mi fa assumere l’equivalente di una cinquantina di sigarette. Aò ma vogliamo scherzare…
    In realtà sappiamo bene, anche solo per esperienza, 1. che il fumo del sigaro venendo espulso senza esserre inspirato rilascia nell’organismo solo una piccola parte della nicotina contenuta; 2. questa viene assorbita e raggiunge sangue e cervello, attraverso le mucose e i tessuti del cavo orale e la saliva, cioè lo stomaco, con un processo molto più lento rispetto alla inalazione respiratoria tipica della sigaretta.
    Di fatto mezzo toscano fumato normalmente mi fa l’effetto di 5/8 sigarette, a seconda della frequenza e intensità delle boccate; la dipendenza da nicotina si riduce notevolmente, perché nella fumata diventano preponderanti l’esalazione del gusto e la percezione degli aromi, il che facilita il superamento del fumo meccanico e compulsivo.
    Lo dico da ex fumatore di sigarette.
    Statevi bene

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