Il Gioco del Go (parte 1)

go-gameE’ davvero difficile che un festival del fumetto, del gioco e dell’animazione come Romics sia deludente. Interessanti gli stand e le manifestazioni-evento con incontri a tema, una vera miniera di idee per un blog come questo.

Vale la pena raccontare un gioco poco conosciuto in Italia, ma dai risvolti matematici, strategici e tattici tutt’altro che banali: il Go. Il gioco del Go ha originissimi antichissime, si ritiene sia originario della Cina, circa 2500 anni fa all’epoca corrispondente alla Età del Ferro Cinese, durante il regno della Dinastia Zhou, dal 1000 al 240 a.C. circa. E’ un gioco diffusissimo in tutto l’estremo oriente, ma che ha rapidamente guadagnato popolarità planetaria. Si stima che i giocatori di Go, in tutto il mondo, siano oltre 40 milioni.

Il Go si gioca su una scacchiera – il Goban – di 19×19 linee, con varianti per principianti ridotte fino a 9×9, dove le pedine bianche e nere (o pietre) vengono disposte agli incroci delle linee, piuttosto che al centro delle caselle come avviene negli Scacchi. L’origine orientale del gioco del Go è evidente: nel Go non si distrugge, cioé si vince per eliminazione dell’avversario, ma si costruisce, cioé si vince per estensione del proprio territorio.

Il Go ha la singolarità di essere costruito essenzialmente su una sola regola. Questa regola ha una particolarità che rende il gioco molto interessante: è induttiva. Vale a dire che la sola regola base può essere riapplicata per costruire regole derivate, che nel mondo matematico verrebbero detti corollari e teoremi, che rendono tutt’altro che banale la strategia di gioco. Eccola qua:

si dice Libertà il numero di incroci adiacenti ad una pietra non occupati da altre pietre.

Ad esempio, la prima pedina collocata sulla scacchiera del Go ha quattro 200px-Golibslibertà, cioé quattro incroci liberi. Le libertà di una pietra si riducono man mano che vengono occupate da pietre del colore opposto (immagine da Wikipedia). Con questa unica definizione, possiamo costruire l’intero gioco del Go.

Come fa una regoletta semplice come questa a costruire l’ossatura di un gioco millenario ? Vi lascio con, per chi ne ha voglia, l’esercizio di provare ad immaginare come si può applicare una regola così semplice ad un gruppo di pietre, anziché ad una sola.

Al prossimo post.

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Una risposta a Il Gioco del Go (parte 1)

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