Ancora esopianeti dalla missione Keplero

kepler_telCi siamo occupati a più riprese della sonda Keplero e della ricerca di Pianeti Extrasolari (esopianeti) abitabili. Quella che, in altri tempi, sarebbe stata una ricerca bollata come fantasiosa e da inguaribile sognatore, oggi è una certezza scientifica. Date le dimensioni del cosmo e la caratteristica di essere omogeneo ed isotropo, cioé di densità costante e tale da mantenere le proprietà fisiche inalterate in tutte le direzioni, è praticamente certo che esistano altri pianeti simili alla terra.

Con questa incoraggiante premessa, la sonda Keplero è in orbita da soli quattro anni ed ha già individuato numerosi sistemi extrasolari. Proprio in queste ore gli astronomi hanno scoperto altri tre pianeti orbitanti attorno a stelle lontane, di dimensioni del tutto simili a quelle della Terra e in una zona del proprio sistema stellare dalle caratteristiche fisiche simili alla nostra. E’ la cosiddetta zona abitabile: una fascia anulare di distanza dai rispettivi soli, tale da rendere le superfici dei pianeti né troppo calde né troppo fredde. Insomma, quel giusto mezzo che potrebbe rendere il pianeta abitabile.

Il telescopio spaziale Kepler svolge la propria missione per la ricerca di pianeti simili alla Terra grazie ad un sistema di rilevazione dei modestissimi cali di luce proveniente da una stella dovuti al passaggio di un pianeta che la eclissa parzialmente. Misurando l’intervallo tra le eclissi, cioé tra i picchi di caduta di luce, gli astronomi possono determinare il periodo e, quindi, la dimensione del pianeta in orbita attorno alla sua stella.

Uno dei tre pianeti orbita intorno alla stella Kepler-69. Un nome decisamente poco romantico ma che rende appieno l’idea del potenziale della sonda Keplero: è il sessantanovesimo esemplare di stella con un sistema solare abitabile.  Spiega Thomas Barclay, ricercatore presso l’Environmental Institute Research Bay:

Kepler-69 è una stella simile al Sole e il pianeta che gli ruota attorno è circa il 70% più grande della Terra”.

Questa immagine compara le dimensioni della terra con quelle di esopianeti di queste dimensioni, che vengono detti super-terrestri.

kepler69-62-terra

Aggiunge Barclay:

“è il primo pianeta di dimensioni super-terrestri collocato in una zona abitabile di una stella simile al nostro sole.

Il che fa capire bene la portata della scoperta. Se solo venticinque anni fa avessimo chiesto agli astronomi anche solo una opinione personale sull’esistenza di pianeti intorno ad altre stelle, avrebbero probabilmente risposto in termini meramente speculativi. E’ negli ultimi due decenni che l’utilizzo di tecniche di misura innovative e sofisticate ha consentito di censire ben 697 pianeti abitabili. Oggi, questo nuovo patrimonio di scoperte in continua crescita è ospitato in una base dati, Exoplanet Orbit Database.

Ma il nuovo pianeta intorno a Kepler-69 è in buona compagnia, con gli altri due scoperti intorno Kepler-62, di dimensioni ancora più prossime a quelle della Terra. Sul sito online della rivista Science è disponibile uno speciale con una serie di articoli dettagliati su questi due pianeti.

William Borucki, astronomo del NASA Ames Research Center e responsabile del gruppo di ricercatori di Keplero, afferma già chiaramente che l’obiettivo della missione, cioé di identificare pianeti gemelli alla terra, è praticamente centrato. Senza mezzi termini, riferisce infatti:

Se sono così frequenti, allora non è escluso che la galassia pulluli di vita“.

Fonte: Joe Palca, Npr.org

Immagini: NASA

 

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