Telefonino e carcinoma: è vero rischio ?

cancer-cells-brain-tumor_1L’estate è tempo di spensieratezza, vacanze e divertimento. Un clima di atteggiamento positivo e solare che favorisce il consumo, e infatti fioriscono le offerte commerciali, di tutti i tipi. Un martellamento che vede, puntualmente, in prima linea le compagnie di telefonia mobile.

Ma cosa ne pensa l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità? Una piccola ricerca in rete mi ha portato ad un interessante articolo della CNN che ne racconta della curiosa posizione ambivalente. Nel mese di Maggio 2011 l’OMS aveva preso una posizione abbastanza radicale, assicurando i consumatori che il cellulare non provoca effetti nocivi. Tuttavia, alla fine dello stesso mese, la stessa OMS classifica le radiazioni da telefoni cellulari nella stessa categoria di rischio cancerogeno del piombo, degli scarichi del motore e del cloroformio.

Un team di 31 scienziati provenienti da 14 paesi, ha preso la decisione dopo aver esaminato una serie di articoli scientifici già pubblicati in materia telefonia cellulare e rischio salute. Il verdetto del team:  sussistono elementi sufficienti per classificare l’esposizione personale come “possibile rischio cancerogeno per l’uomo.” Rischio cancro anche ben identificato, in termini di evidenza sperimentale di aumento di incidenza di gliomi e neuromi acustici, casistiche specifiche di cancro al cervello e al nervo acustico.

Il principale studio internazionale su telefoni cellulari e cancro è stato pubblicato nel 2010 e ha evidenziato come i soggetti analizzati, che hanno usato un cellulare per 10 anni o più, avevano raddoppiato il tasso di incidenza di gliomi al cervello. Tale aumento di incidenza, ribattono le imprese, non implica necessariamente una connessione diretta tra il telefonino e lo sviluppo della malattia. Tant’è, è bene ricordare alcuni principi basilari per smartphone, palmari e telefonini anche perché, ad oggi, non sono ancora disponibili studi a lungo termine sugli effetti del telefono cellulare nei bambini.

Ho reperito in rete questa immagine che riassume tutte le linee guida di utilizzo del cellulare e credo sia opportuno commentarla assieme. E’ importante ricordare che i tessuti sono tanto più esposti agli effetti delle onde elettromagnetiche quanto più:
frequente è l’utilizzo del telefono
prolungato tempo della telefonata
– si tiene vicino il terminale alla testa
sottile la scatola cranica
– maggiore la potenza erogata dal terminale

Oltre agli ovvi consigli di riduzione di lunghezza e frequenza delle telefonate, è quindi di fondamentale importanza ricordare di usare il vivavoce o un auricolare a filo, non bluetooth che, nuovamente, usa frequenze comparabili a quelle della telefonia mobile.

Particolare attenzione quindi ai bambini, il cui ridotto spessore della scatola cranica, come mostrato nell’immagine, li espone ad un effetto doppio rispetto ad un adulto. Altrettanto importante è l’uso di auricolare e di limitare l’impiego del telefono in luoghi dove l’intensità del segnale è scarsa. In queste condizioni, infatti, il terminale aumenta la potenza, aumentando proporzionalmente la quantità di energia radiata e, quindi, assorbita dai tessuti. L’immagine che vi propongo proviene dal Circulos Escepticos Argentino, un team di persone molto attive nella “controinformazione”, troverete  in rete alcune critiche alla loro posizione, tuttavia quanto riportano è in accordo – da verificare le cifre- con quanto asserito dall’OMS.

Rinunciare al cellulare, ancor più allo smartphone, è praticamente impossibile. Detto questo, abbiamo il sacrosanto dovere di essere informati e, se necessario, di proteggerci.

-> Vai all’articolo originale su CNN.com

carcinocell

Immagine: Circulo Esceptico Argentino

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