Il Paradosso di Russell e la Consulta indecidibile

articolo-porcellum-300x225Avrete sicuramente letto della sentenza della Corte Costituzionale, lo scorso dicembre, che ha dichiarato incostituzionale il premio di maggioranza stabilito dalla legge n. 270 del 2005, nota come “Porcellum“. La sentenza parla chiaro: il premio di maggioranza assegnato alla lista o coalizione che ha ottenuto la maggioranza di voti, ma non ha raggiunto 340 seggi alla camera e il 55% dei seggi del Senato assegnati a ciascuna regione è incostituzionale.

Da allora, il dibattito sulla legittimità del parlamento è accesissimo, per sfociare spesso in polemica. Eppure, esiste uno scenario ancor peggiore in cui qualsiasi interpretazione della legge è contraddittoria. Eh sì, perché se il Porcellum è stato applicato al di fuori dei limiti consentiti dalla costituzione, cioé è incostituzionale, allora lo sarebbe anche il Parlamento, eletto grazie al Porcellum. Ma se il Parlamento è incostituzionale, lo sarebbe anche il Presidente della Repubblica, eletto dal Parlamento. E se il Presidente della Repubblica è incostituzionale, lo sarebbe anche la stessa Corte Costituzionale (la Consulta).

Non sono  un avvocato e non conosco i termini di legge sulle russellmodalità di applicazione della sentenza della Consulta, ma se tutta la catena di decadenza per incostituzionalità di cui sopra avviene contestualmente ed istantaneamente, ci troveremmo in una situazione del tutto analoga al noto Paradosso di Russell, di cui abbiamo trattato già tempo addietro. Lo riassumiamo brevemente:

In un villaggio c’è un unico barbiere. Il barbiere rade tutti (e solo) gli uomini che non si radono da sé. Il barbiere si rade da solo ?

Con questo paradosso, noto come Paradosso del Barbiere, il grande matematico inglese Bertrand Russell demolì letteralmente la logica matematica, dimostrando che esistono affermazioni per cui non si può proprio decidere se sono vere o false, ma sono semplicemente indecidibili. Russell ha dimostrato che il suo paradosso, in cui si tenta di stabilire se il barbiere si rade o no, non ammette soluzione, perché si ottiene una contraddizione in ogni caso: se si suppone che il barbiere si rade, allora si ottiene che non si rade e viceversa (vedi il link di approfondimento a fine pagina).

Ora, tornando alla consulta, per la catena di implicazioni che abbiamo esposto sopra, se il parlamento è incostituzionale, anche la consulta è incostituzionale. Ma la consulta, che è l’organo dello stato che decide della costituzionalità degli organi dello stato che non possono decidere della propria costituzionalità, può decidere se essa stessa è costituzionale?

Sostituite “consulta” con “barbiere” e “decidere sulla propria costituzionalità” con “radersi” ed ottenete – pari pari – il Paradosso del Barbiere. Ora, se le cose stanno veramente così dipende solamente dai cavilli di legge, perché se davvero la Consulta è l’unico organo che può decidere sulla costituzionalità degli organi dello stato, e la catena di decadenza Porcellum -> Parlamento -> Presidente della Repubblica -> Consulta è istantanea … un avvocato ferrato in logica sarebbe  in grado di paralizzare l’Italia!

-> Vai al link di approfondimento sul Paradosso di Russell

(immagine di apertura da Fanpage.it)

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