Che fine ha fatto Opportunity?

NASA-opportunity-roverFacendo zapping su Internet mi sono reso conto che, in un periodo di crisi davvero drammatico come questo, la corsa allo spazio è ancora sorprendentemente attiva.  Sulla Luna, a Natale scorso è atterrato il rover cinese Chang’e 3, Yutu, il Coniglio di Giada. Il nome è stato scelto attraverso un sondaggio online, e a vincere è stato Yutu, l’animale domestico della dea Luna, un coniglio di giada, appunto. Chang’e 3 ha raggiunto l’orbita lunare il 6 dicembre 2013 ed è atterrato sulla superficie lunare il 14 dello stesso mese, la prima sonda a ritornare sulla Luna dopo il Luna 24, nientemeno che nel 1976.

La missione sarebbe dovuta durare tre mesi, peccato che il coniglio si sia guastato dopo un mese e mezzo. La cosa, ovviamente, non toglie nulla alla grandiosità dell’impresa, che resta comunque un capolavoro del genere umano. Certo, non deve essere banale costruire una sonda, figuriamoci assicurarsi che atterri e che resti integra su una superficie ostile extraterrestre. A quel punto, sempre facendo zapping sul web, mi è tornata in mente la sonda Opportunity, ve la ricordate? Quella lanciata nel 2003.

Opportunity, o  MER – B ( Mars Exploration Rover – B ) , è un rover robotizzato attivo sulla superficie del pianeta Marte dal lontano 2004. Lanciato il 7 luglio 2003, Opportunity è atterrato su Marte il 25 gennaio 2004 e, da allora, cioè esattamente 10 anni fa, non ha mai smesso di funzionare. Solo tre settimane dopo, il suo gemello Spirit ( MER – A) , è atterrato dall’altra parte del pianeta ma non ha avuto la stessa incredibile longevità. Certo, anche Spirit se l’è cavata bene perché è rimasto immobilizzato solo nel 2009 ed ha cessato di inviare comunicazioni a terra l’anno successivo.

I sei anni di sopravvivenza di Spirit non sono certo pochi, ma Opportunity rimane ancora attivo oggi, nonostante abbia ampiamente superato i 90 sol di vita per cui era stato progettato. Il sol è il giorno marziano, di durata prossima al giorno terrestre. Insomma, il rover sarebbe dovuto “morire” dopo tre mesi, e invece eccolo la che se ne va a spasso per Marte ancora oggi. Sembra quasi di sentirlo fischiettare mentre si muove, raccoglie osservazioni scientifiche e  invia a Terra i dati, nella sua lunghissima vita. Ben più di 40 volte della durata prevista nel progetto.

E si che ne deve aver viste di brutte, Opportunity, perché nel suo lungo percorso alla ricerca di meteoriti marziane, ha dovuto affrontare difficili tempeste di sabbia durante gli oltre due anni trascorsi a studiare il cratere Victoria. Opportunity è riuscito a raggiungere il cratere Endeavour, nel 2011, dopo ben 7 anni di pellegrinaggio tra le rocce marziane. E’ un luogo importante, perché la Nasa lo considera come un potenziale sito per l’atterraggio marziano.

Curiosamente passato in sordina, l’evento del decimo compleanno di Opportunity è stato celebrato da un simpatico autoritratto scattato dal rover, usando il proprio braccio meccanico per inquadrarsi dall’alto, il 25 gennaio scorso.

Auguri, Opportunity!

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