TASI e IMU stavolta è vera stangata

main_410153_che-cos-e-l-imu-jpg_162238Arriva come al solito nel caos più totale, la TASI o tassa sui servizi indivisibili. E’ il dovere cui noi cittadini siamo chiamati per coprire i costi di supporto ai servizi pubblici, come ad esempio l’illuminazione. Di fatto, un parente della vecchia IMU, con l’importante differenza che, a parte eccezioni per alcuni comuni, al momento appare completamente priva di detrazioni.

Ed è proprio questo fatto a renderla una stangata, soprattutto per le famiglie che abitano in prime case di bassa rendita catastale e con figli: proprio la fascia più debole. A rendere veramente iniqua la TASI è proprio l’assenza di detrazione. Ne abbiamo parlato un un amplissimo dossier su LidiMatematici, e approfittiamo per ricordare che sia l’IMU che la TASI si calcolano allo stesso modo:

IMU/TASI = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Coefficiente di Rivalutazione x Aliquota

Mentre per l’IMU le aliquote di base erano pari al 4 per mille sulla prima casa e del 7,6 per mille aumentabile fino al 10,6% sulla seconda, con detrazione fissa di 200€ per la prima casa e di 50€ per ogni figlio, fino ad un massimo di 8 , purché di età inferiore a 26 anni. Per la TASI non è prevista nessuna detrazione e saranno i comuni a decidere l’aliquota da applicare, che varierà dall’1 al 3,3 per mille. Il coefficiente di rivalutazione per le prime case è pari a 160.

Si sa, questo è un blog di istigazione alla conoscenza e, a differenza della stragrande maggioranza dei mezzi di informazione, ci impegniamo – come abbiamo sempre fatto – a proporre una tabella con prospetto riepilogativo di tutte le aliquote applicabili TASI, dalla minima alla massima (la rendita non è rivalutata del 5%). Non manca il confronto con un caso di calcolo dell’IMU all’aliquota del 5 per mille, come è avvenuto per il comune di Roma.

TASI_vs_IMU

Tabella comparativa IMU/TASI (clicca per ingrandire)

La tabella riporta l’IMU comprensivo della detrazione fissa per la prima casa di 200€, ma non considera alcuna detrazione per figli a carico. Così, per fare qualche esempio, una famiglia senza figli che abita in un immobile di 200€ di rendita catastale, a Roma, sarebbe stata esente dall’IMU mentre, sempre a Roma con una aliquota del 2,5 per mille, pagherebbe 84€. Poca cosa, direte voi, ma una famiglia con tre figli, residente in un appartamento di 500€ di rendita catastale, passerebbe dai 70€ della vecchia IMU (220€ meno 50€ per ciascu nfiglio), alla bellezza di 210€.

E scusate se è poco. Allo stato attuale non è stata ancora deliberata sia l’effettiva data di effettiva scadenza, sia le aliquote che gli importi comunali, sta di fatto che il sito di Amministrazioni Comunali si è già attrezzato con il form per il calcolo, che però lascia ancora libera la possibilità di inserire le detrazioni, a mano a cura del contribuente.

Nel caso della TASI, l’assenza delle detrazioni non è solo più odiosa per le famiglie numerose residenti in piccole abitazioni, ma addirittura è socialmente iniqua, perché i residenti agiati in grandi appartamenti con pochi figli pagano meno, circa i due terzi della vecchia IMU.

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Una risposta a TASI e IMU stavolta è vera stangata

  1. mario scrive:

    ma ci vuole tanta intelligenza e bontà di spirito per legare una tassa sulla prima casa al reddito familiare ed alla composizione familiare??.
    Chi si trova proprietario di un appartamentino sena un soldo di stipendio perché disoccupato, si deve ammazzare??
    Ci vuole tanto a capire e sostenere certe situazioni veramente bisognevoli di aiuto??!!
    Altro che TASI- Questa è TISI!

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