TASI e IMU a confronto

main_410153_che-cos-e-l-imu-jpg_162238E così la TASI è diventata realtà, prima scadenza: 16 ottobre. Lo abbiamo già detto, la TASI o tassa sui servizi indivisibili, è un dovere per noi cittadini.  Servirebbe – il condizionale è purtroppo d’obbligo – a pagare il conto dei servizi pubblici, come ad esempio l’illuminazione. Certo, pensando ai vari “Batman” di turno e a quanti hanno lucrato sul bene pubblico, viene davvero da pensare, ma tant’è.

La nuova tassa è un parente della vecchia IMU, calcolata con una aliquota più bassa ma con detrazioni minori. Ciascun comune ha stabilito, infatti, una specifica detrazione da applicare sul totale  complessivo. Così, ad esempio, il comune di Roma ha stabilito una aliquota del 2.5 per mille e detrazioni fisse di 30€ per rendite catastali fino a 1500€. A pesare  purtroppo è l’abbattimento delle detrazioni per la prima casa (erano, con l’IMU, pari a 200€) e la cancellazione della detrazione di  50€ per ciascun figlio.

Alla fine, a calcoli fatti, chi ci rimette sono proprio le famiglie con prime case di bassa rendita catastale e più figli: proprio la fascia più debole. Ampliamo quindi il già ampio dossier in LidiMatematici su IMU e ICI aggiungendo la TASI, che si calcola sempre allo stesso modo:

IMU/TASI = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Coefficiente di Rivalutazione x Aliquota

Dicevamo che per l’IMU le aliquote di base erano pari al 4 per mille sulla prima casa e al 7,6 per mille aumentabile fino al 10,6% sulla seconda, con detrazione fissa di 200€ per la prima casa e di 50€ per ogni figlio, fino ad un massimo di 8 , purché di età inferiore a 26 anni. La TASI verrà invece calcolata sulla base delle aliquote fissate dagli stessi comuni,  che varieranno dall’1 al 3,3 per mille. Gli altri coefficienti di rivalutazione della rendita catastale al 5% e di moltiplicazione della base imponibile (160), resteranno invariati..

Pubblichiamo quindi il consueto prospetto riepilogativo con tutte le aliquote applicabili TASI, dalla minima alla massima (la rendita non è rivalutata del 5%). A titolo comparativo, la prima colonna riporta il calcolo della vecchia IMU all’aliquota del 5 per mille, originariamente fissata per il comune di Roma.

TASI_vs_IMU

Tabella comparativa TASI-IMU (non comprende le detrazioni)

La tabella riporta l’importo IMU comprensivo della detrazione fissa per la prima casa di 200€, ma non considera alcuna detrazione per figli a carico. Così, per fare qualche esempio, una famiglia senza figli che abita in un immobile di 200€ di rendita catastale, a Roma, sarebbe stata esente dall’IMU mentre, sempre a Roma con una aliquota del 2,5 per mille, pagherebbe 54(84€ meno trenta di detrazioni). Poca cosa, direte voi, ma una famiglia con tre figli, residente in un appartamento di 500€ di rendita catastale, passerebbe dai 70€ della vecchia IMU (220€ meno 50€ per ciascun nfiglio), alla bellezza di 210€. In questi giorni il comune di Roma ha deliberato una riduzione di 30€, quindi la TASI complessiva, includendo la detrazione, ammonta a 180€.

E’ una tassa iniqua perché le famiglie con pochi figli e case con alta rendita catastale pagano meno di quanto avrebbero pagato con l’IMU, mentre le famiglie con più figli e prime case a bassa rendita catastale si trovano a sborsare di più, sempre rispetto alla vecchia IMU.

Usando la stessa tabella è possibile calcolare l’importo della TASI per gli altri comuni, che va corrisposta in due tranche il 16 ottobre e il 16 dicembre, scorrendo la colonna con l’aliquota corrispondente.

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