Il Movimento Movember

movemberIn questi giorni mi è capitato di prestare la voce per una iniziativa lodevole: il Movimento Movember. Movember proviene  da Moustaches (baffi) e November (novembre) ed è una iniziativa per raccogliere fondi e costruire consapevolezza sui importanti temi della salute maschile, quali il cancro della prostata, dei testicoli e la depressione maschile.

Dall’idea di un gruppo di amici in Adelaide, Australia, nel 1999, il Comitato Movemeber, il movimento è rapidamente cresciuto fino all’assetto attuale, in  cui per tutto il mese di novembre gli uomini si fanno crescere i baffi e, contemporaneamente, raccolgono fondi. Una iniziativa internazionale che, ad oggi, ha raccolto quasi 600 milioni di dollari, una cifra ragguardevole.

L’idea del movimento è questa: ogni “fratello di baffi” o Mobro, si rade il primo novembre e si fa crescere i baffi per tutto il mese. Ed è proprio attraverso il segno distintivo dei baffi che, per tutto il mese, si attiva a raccogliere fondi, sia tramite i social network sia che mediante iniziative locali.

Ecco il video che abbiamo realizzato assieme, è stato davvero un privilegio dare voce alla porzione di video con padre e figlio che si prendono amorevolmente cura  della propria 500:

Così, mentre il Mobro impara a coltivare “l’arte del baffo”, attraverso il sito di Movember si tiene in contatto con altri Mobros, scambiando informazioni sullo stato di raccolta dei fondi e le immancabili fotografie che caratterizzano tutto il mese di attività.

In un momento di “difficoltà valoriale”, per dirla educatamente ed in modo il più possibile privo di polemiche, è importante dare spazio ad iniziative come questa, che oltre a sensibilizzare su temi importanti come il cancro e la depressione, propongono anche un “codice etico”. Codice etico che dovrebe essere normalmente adottato nella vita di tutti i giorni, ma – evidentemente – non deve essere così.

Il Mobro deve infatti prendere la responsabilità in prima persona, essere attivo e dedicarsi appassionatamente al tema della consapevolezza sul cancro. Umiltà, innovazione e – soprattutto – divertimento. Con la speranza che, alla fine del mese di novembre, questo modo di essere diventi un’abitudine e che questa si trasmetta alla comunità.

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