L’Attacco dei Cloni: arrivano i phablet cinesi

Foto 16-02-15 12 05 40L’informatica personale oggi vede un protagonista assoluto, il telefono cellulare. La ripidissima curva di sviluppo tecnologico addirittura richiede una nuova denominazione, che periodicamente non tarda ad affacciarsi. Così, se agli albori- era il 1990- il nostro inseparabile compagno si chiamava telefonino, nei primi anni 2000 diventava smartphone. Dispositivi costosi, indubbiamente, ma il nostro portafogli può tirare un sospiro di sollievo, perché oggi è in gioco un nuovo competitor: la Cina. State a sentire …

Proprio l’inizio del terzo millennio è stato il punto di svolta per l’informatica personale. E’ in quegli anni che l’utente esperto, connesso e smaliziato nelle tecnologie, usava quotidianamente almeno due di questi oggetti, oltre al telefono cellulare: agenda digitale o PDA (personal digital assistant), fotocamera digitale, navigatore satellitare, videocamera, registratore digitale e lettore mp3.

E’ stato proprio il passaggio a smartphone che ha garantito tutta una serie di funzioni accessorie, praticamente inglobando in un solo oggetto tutti i dispositivi sopra elencati. Una rivoluzione non solo tecnica, ma anche nell’uso, dimostratasi vincente nel mercato. Alla fine del 2010 il dato globale degli smartphones venduti sfiorava i 200 milioni di unità.

Il trend è ancora in crescita, in fortissima crescita, tanto che le previsioni per il 2016 ipotizzano ben due miliardi di unità, dieci volte tanto in poco più di un lustro. Mentre negli anni passati i telefoni cellulari tendavano ad essere sempre più miniaturizzati, integrati ed interconnessi, dall’avvento degli smartphone la tendenza alla miniaturizzazione ha visto una battuta di arresto, in favore di un aumento di due sole dimensioni (larghezza e altezza) ed un assottigliamento della terza (profondità).

Teniamo sempre a mente la tendenza dell’informatica personale ad inglobare i dispositivi, unificandoli. Alla lista di prima mancano infatti tre oggetti: il tablet, il personal computer e, per estensione, il televisore. La prossima parola chiave da tenere a mente è phablet, direzione inevitabile verso cui si stanno muovendo gli smartphone. Crasi di phone e tablet, il phablet è un dispositivo dotato di schermo sufficientemente grande per assolvere le funzioni del tablet e, parzialmente, quelle del personal computer.Foto 16-02-15 09 20 20

Precursore dei phablet, stavolta, non è Apple, ma Samsung, che ha scommesso per prima sul Galaxy Note. Solo nel 2014 Apple si è affacciata sul mercato con il suo iPhone 6S. Oggi il tablet sta entrando anche nelle scuole e diventerà un dispositivo necessario che dovremo fornire ai nostri figli, con l’inevitabile esborso di denaro. Inutile ripetere che questi dispositivi costano, e parecchio. Ma è grazie dall’ingresso nel mercato dei produttori cinesi che l’informatica personale farà sicuramente un balzo in avanti, in termini di diffusione ed uso.

A natale scorso ho acquistato un phablet dalle prestazioni sulla carta notevoli: STAR N9800, processore ad 8 core, schermo da 5.7” (più grande di iPhone 6S), 2Gb di RAM, 32GB di memoria interna espandibile mediante scheda SD fino a 64GB totali. Prezzo: 160€, spedizione esclusa.

Lo uso da ormai due mesi e, in effetti, il rapporto qualità prezzo è semplicemente imbattibile. Il punto forte del dispositivo è senza dubbio lo schermo grande, che consente di eseguire tutti i compiti quotidiani e molto di più. Basato su Android 4.4.2a 32 bit, giova della grandissima disponibilità di app del Play Store, alcune delle quali girano in modo sorprendente.

Foto 16-02-15 09 41 40Lo schermo dicevamo è generoso, non full HD: 1280 x 720. Una densità di pixel pari a 224 dpi (punti per pollice) è un filino sotto ai 300 punti pollice della densità tipografica, il limite di indistinguibilità ad occhio nudo del singolo pixel. Assolutamente notevole dato il costo esiguo del dispositivo. Per gli appassionati della letttura digitale, l’esperienza d’uso come ebook reader è rimarchevole.

Il microprocessore basato sulla CPU MTK MT6592, a 32bit da ben 8 core, cioè 8 unità di calcolo in parallelo, ha una velocità di clock variabile tra i 728 Mhz e ben 1.664Ghz è un vero razzo.

Le prestazioni della fotocamera sono interessanti, 8 Mp reali per la posteriore e 2 per la anteriore, interpolati rispettivamente a 13.3 e 5.3. Torneremo sul discorso megapixel, perché – è bene ricordarlo – questo parametro è oggetto del più clamoroso fraintendimento (furbesco) della storia della fotografia digitale, e cioé che qualità della foto e megapixel vadano a braccetto per proporzionalità diretta. Non è vero: metto un punto e mi riprometto di argomentare questo aspetto in modo più Foto 16-02-15 09 45 02dettagliato con un post a parte.

Lo STAR N9800 include la cover S-view, magnetica, che attiva lo schermo in modo mirato attraverso una finestra quadrata trasparente, rendendo il telefono utilizzabile anche quando è chiuso a libretto.

Il chipset audio è dotato di un buon rapporto segnale rumore il che rende, assieme alla grande espandibilità del dispositivo, questo STAR N9800 decisamente interessante anche per l’uso come lettore MP3.

Oltre all’immancabile GPS assistito dalla rete cellulare (e-GPS) abbiamo una ricca dotazione di sensori: direzione, accelerometro, luminosità, prossimita, bussola magnetica. Manca all’appello il giroscopio, il che rende meno preciso l’uso del dispositivo come mappa stellare digitale.

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Sul fronte del gaming il phablet non lascia nulla a desiderare, ci girano tranquillamente software impegnativi, come ad esempio la simulazione di volo, una vera delizia di fluidità per gli appassionati dei cieli virtuali di tutto il mondo.

Per concludere, la concorrenza cinese è indubbiamente Foto 16-02-15 10 24 02agguerrita e questi dispositivi sono una tacca sotto rispetto ai più blasonati Samsung ed Apple, in termini di qualità globale. Sicuramente la qualità di audio, immagini e video non è comparabile ai livelli massimi offerti dal mercato, oggi. Interessante invece la finitura costruttiva, lontana da Apple ma molto prossima a Samsung.

Il campo ideale di uso dei dispositivi cinesi è proprio come muli da soma, per il lavoro e la scuola possono essere adottati con grande vantaggio, senza aver paura di smarrirli o danneggiarli offrono tantissimo ad un costo assolutamente contenuto.

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