Numero Zero di Umberto Eco autoplagio?

Cari amici , in queste ore mi trovo al chiuso di un vero e proprio bunker dell’ ospedale Agostino Gemelli di Roma, a combattere la mia battaglia personale.

Scrivo dal cellulare, ripromettendomi di entrare in maggior dettaglio in seguito su quanto sto per raccontare.

Sto leggendo  “Numero Zero” di Umberto Eco e, con mia grandissima sorpresa, scopro che il capitolo sesto “mercoledì 15 aprile”,  riporta ampiamente quanto già pubblicato a suo tempo in Secondo Diario Minimo”,  capitolo “Come diventare cavalieri di Malta”.

Non credo ai miei occhi: ampi paragrafi sono praticamente identici, con minime variazioni lessicali.

È doloroso, per noi comuni mortali alle prese con un sistema che funziona appena sufficientemente per solo mantenerci in vita, constatare che i vertici istituzionali, culturali, economici del nostro paese, tengano tali livelli di condotta.

 

 

 

 

 

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