Il corpo e la sua memoria

Copertina_Il-corpo-e-la-sua-memoriaHo riflettuto tante volte su quanto il nostro corpo rifletta il vissuto e di come si sia modificato negli anni. Non sono propriamente un ragazzino ed ho superato da un bel po’ la quarantina, e sono sempre rimasto affascinato di come il mio corpo si sia trasformato negli anni e come, parallelamente, abbia conservato tutte le tracce del vissuto.

Mi è capitato tempo fa di leggere il libro del Dott. Claudio Gerbino, piscologo, psicoterapeuta e psicopedagogista, “Il corpo e la sua memoria”, e sono rimasto letteralmente folgorato dal fatto che ho ritrovato, sistematizzate in un articolato lavoro frutto di anni di applicazione sul campo, molte delle riflessioni che ho maturato negli anni.

E, del resto, sono certo che a molti di noi sia capitato di invariabilmente ripetere  esperienze in modo ciclico nel corso della propria vita. Esperienze che, guardate col senno di poi, si rivelano una reiterazione dello stesso, identico schema. E che, alla fine, lasciano segni proprio sul nostro corpo.

Spiega il Dott. Gerbino che alla base delle trasformazioni del nostro corpo, e della memoria che inevitabilmente conserva, sta il bisogno di riconoscimento. E’ un bisogno sempre presente, dall’infanzia nel rapporto con i nostri genitori all’età adulta nel contesto della vita di coppia e del lavoro.

Alla base del riconoscimento è la relazione con l’altro. Il libro conduce per mano il lettore sugli effetti del mancato riconoscimento nelle varie fasi della vita, innanzitutto spiegando in cosa consiste il mancato riconoscimento. Si tratta infatti di una condizione dalle molte sfaccettature e situazioni originanti, che possono essere di genere, come ad esempio nel caso della figlia femmina il cui padre “voleva un maschietto”, del valore della persona, come accade in molte famiglie o coppie i cui figli o compagni vengono regolarmente svalutati “sei un deficiente”, “non vali nulla”, o nel mondo del lavoro, come nei terribili episodi di mobbing alla ribalta negli ultimi anni.

Il libro approccio gli effetti del mancato riconoscimento incrociando, per così dire, il vasto approccio teorico che proviene dalla psicologia del profondo, secondo Walter Toman, e la psicosomatica.

All’origine del mancato riconoscimento c’è una relazione i cui bisogni non vengono soddisfatti o per volontà della controparte o a seguito di eventi tragici. Il libro illustra nel dettaglio sia il processo che gli effetti provocati a seguito del trauma del mancato riconoscimento: l’individuo mette in atto un vero e proprio blocco, cioè mentre da un lato non è consapevole pienamente di non aver ricevuto adeguato soddisfacimento dei propri bisogni, dall’altro è il suo corpo a parlare.

Corpo che, inevitabilmente, si modifica e rappresenta, un po’ come una carta geografica, la mappa del mancato soddisfacimento dei bisogni. Così, mentre da un lato la persona non riesce ad elaborare coscientemente l’accaduto, l’inconscio si mette in moto tentando di rappresentare proprio il trauma originario, attraverso il corpo. E reiterando sempre la stessa esperienza, come accade spesso quando sperimentiamo continui fallimenti, traumi o “scegliamo le persone sbagliate” o pensiamo che “capitano tutte a me”.

Il libro segue un approccio sistematico di definizione del concetto di bisogno, per poi descrivere con estrema attenzione il mancato riconoscimento in tutte le fasi della vita, dall’infanzia, all’adolescenza all’età adulta. La sezione di casi clinici descrive, in modo semplice per non addetti ai lavori, gli effetti drammatici del mancato riconoscimento.

Strumento di lavoro per l’elaborazione del mancato riconoscimento e delle tracce che ha lasciato sul nostro corpo è un semplice test, in cui dobbiamo scrivere sulla sagoma maschile o femminile, a seconda del nostro sesso, emozioni come “rabbia”, “gioia”, “piacere”, nelle varie sezioni del nostro corpo, torso, gambe, braccia e così via. Il risultato è illuminante già per noi non addetti ai lavori.

In questo caso l’aiuto esterno è fondamentale, attraverso un adeguato percorso la persona può’ esaminare le “tracce” lasciate dall’inconscio attraverso il corpo ed esprimere così verbalmente questo mancato riconoscimento.

Tornando, finalmente, a desiderare.

Il libro è edito da KOINÈ – Centro Interdisciplinare di Psicologia e Scienze dell’Educazione®, ISBN 978-88-87771-39-8 .

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2 risposte a Il corpo e la sua memoria

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