Primo raduno nazionale e mostra Retrocomputer: un successo

IMG_8983Si è conclusa ieri la prima mostra-raduno nazionale dei calcolatori di Retrocomputer Club Italia, con il patrocinio del Municipio XI e di AICA, Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, con un deciso successo. Una affluenza importante nelle due mezze giornate di sabato 2 e domenica 3 aprile, presso il Liceo Scientifico “G. Keplero”, a Roma.

L’idea di radunare assieme gli esemplari storici dei calcolatori dagli anni ’70 ad oggi, nonché gli home computer degli anni ’80 e le prime piattaforme professionali anni ’90 è stata accolta con grande calore da un pubblico di tutte le età.

L’evento è stato anche supportato da un nome storico degli anni ’80, una rivista che ha portato letteralmente l’informatica nelle case di tanti ragazzi, spesso appena adolescenti: MC Microcomputer, oggi MC Link. Nella giornata di sabato già a pochi minuti dall’apertura è stato immediatamente chiaro che l’interesse per questo genere di incontri è molto alto. E gli interventi di Paolo Cognetti, che ha voluto e realizzato la manifestazione con la collaborazione dei vari club nazionali, di AICA (Riccardo Squizzato) di MC Link (Corrado Giustozzi e Paolo Nuti) e della dirigenza scolastica (Maria Concetta di IMG_9018Spigno) del Liceo Keplero hanno letteralmente acceso l’evento.

E’ stato un successo non solo per la possibilità di rivivere praticamente la storia dell’informatica personale, attraverso gli home computer degli anni ’80, ma anche per la presenza dei giovani e giovanissimi, che hanno accolto gli home computer dell’epoca e i videogames, che ai loro occhi devono sembrare antiquatissimi, con un calore praticamente identico al nostro. Segno che l’informatica “ad 8 bit” è ancora viva e degna di un posto importante nel panorama generale.

Non c’era banchetto meno interessante di altri, tra cui la retrospettiva Sinclair, con pezzi piuttosto rari ad affiancare i mitici ZX80, ZX81, Spectrum e QL, come lo Z88 e lo Jupiter Ace, programmato in Fortran. Immancabile chiaramente la parata di Commodore, dal VIC 20, al 64 ad Amiga, passando per un introvabile prototipo di Commmodore 65. Per non parlare degli MSX a rappresentare la “guerra per lo standard”, poi vinta dai PC IBM e compatibili, pure presenti assieme a tutta la Apple ante-litteram.IMG_9032

Anche la sezione russa meritava sicuramente attenzione: intere schiere di “cloni” dello ZX e di macchine sviluppate dietro la cortina di ferro hanno polarizzato l’attenzione dei visitatori.

Alcuni pezzi da novanta, nel senso sia degli anni che del costo e prestazioni, altissime per l’epoca, una workstation silicon graphics e un raro esemplare di NeXT Station N1100 del 1990, a cura di Backstepblog. Si tratta della workstation pensata da Steve Jobs la cui struttura anticipa di ben 10 anni il sistema operativo oggi presente in tutte le macchine Apple. Su questa macchina sfavillava, letteralmente, il primo browser web della storia da cui è stato possibile collegarsi al primo sito web, appositamente riattivato per la manifestazione.

Insomma, un grande successo che lascia già in attesa per una sfavillante edizione 2017.

-> Vai al sito Retrocomputer Club Italia

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