Con Google Carboard la Realtà Virtuale è per tutti

googlecardboardLa Realtà Virtuale, ovvero la rappresentazione del mondo reale attraverso dispositivi elettronici, in modalità immersiva, è uno dei settori in crescita e che promette sviluppi interessanti. Per avere una esperienza realmente immersiva occorrono tuttavia strumenti complessi come i visori a realtà virtuale, dispositivi a forma di occhiale che contengono uno schermo stereoscopico, lenti apposite, nonché tutti i sensori necessari per determinarne posizione ed orientamento, cioè accelerometro e giroscopio. Insomma, roba costosa.

Ed è qui che i vulcanici ragazzi di Google entrano letteralmente a gamba tesa, proponendo un occhiale a realtà virtuale di cartone: Google Cardboard. Complice la rassegna del fumetto e di animazione Romics ho avuto modo di sperimentare gli occhiali e, sorprendentemente, funzionano alla perfezione, garantendo una esperienza di realtà virtuale davvero immersiva.

Il principio di funzionamento è relativamente semplice, gli occhiali sono in pratica una scatola di cartone appositamente sagomata per ospitare uno smartphone. La scatola è costruita in modo tale da garantire la separazione delle immagini dell’occhio destro e sinistro ed è corredata delle necessarie lenti per rendere possibile la visione da molto vicino dello schermo del proprio smartphone.

Tutta la parte più costosa è delegata al proprio smartphone, cioè lo schermo, l’accelerometro e il giroscopio. E’ il software che gira sul telefono a gestire tutta la logica e a fornire il contenuto, e il gioco è fatto. Non mancano, tuttavia, le chicche. Il google_cardboardtelefono sta nella scatola, quindi non è possibile toccarlo per interagire con l’applicazione VR (Virtual Reality) che sta girando. Ruotando la testa appare un puntatore all’interno, e con quello si può indicare l’oggetto con cui si intende interagire semplicemente guardandolo. Poi, ovviamente, è necessario comunicare l’intenzione di attivare l’oggetto in questione. Gli occhiali Google Cardboard incorporano un pulsante costituito semplicemente da due calamite: facendole scorrere l’una sull’altra il sensore di campi elettromagnetici incorporato nel telefono avverte la variazione e la interpreta come una pressione del pulsante. Le calamite, grazie al campo magnetico ritornano automaticamente in sede.

Gli occhiali sono stati sviluppati in seno al Google Cultural Institute di Parigi e presentati al Google I/O del 2014 e oggi si dimostrano una realtà molto matura. Diverse le app scaricabili, quasi sempre gratuitamente, dal Play Store di Android o dall’App Store di Apple. Tra queste merita sicuramente una menzione Google Street View, grazie alla quale è possibile immergersi in tutto il pianeta, spostandosi grazie al classico sistema del cursore e andando praticamente ovunque, dal Colosseo al Louvre, passando per Pompei.

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Questa scatola di cartone promette davvero bene: sono disponibili agli sviluppatori SDK (Standard Development Kit) o kit di sviluppo completi di documentazione per Android e Unity, due piattaforme multi-purpose in grado di supportare implementazioni limitate solamente dalla fantasia umana.

Il prezzo? Irrisorio: tra gli 8€ e i 15€.

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