Di analfabetismo funzionale, migranti e terremoto

11954611_10206144276099287_4744090826598094004_nI fatti, oggettivi, li sappiamo ormai bene: il 24 agosto 2016 l’Italia centrale, dal reatino fino alla zona costiera di San Benedetto del Tronto dalle tre e mezza di notte fino al tardo pomeriggio è stata scossa da una serie di eventi sismici che hanno devastato Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto e provocato centinaia di vittime e feriti.

Una tragedia in cui al terremoto, quello vero, si somma il terremoto dello
sciacallaggio social. Eppure così lo stesso Salvini a poche ore dal sisma su twitter: “Sciacalli schifosi, 10 anni di lavori forzati”. Peccato che, poco prima, avesse twittato: “Questo parroco non ha per niente torto”, citando Don Cesare.

Si unisce al coro Guido Bertolaso: “spero non abbiano usato tutte le tende per gli extracomunitari”, con un minimo di memoria storica sarebbe semplicissimo collegare la recente candidatura di Bertolaso, ancora in giudizio per la gestione dei fondi post-terremoto de L’Aquila a Sindaco di Roma. Appare chiarissimo come l’aggancio ai migranti per ottenere consenso dalla “pancia della popolazione” sia assolutamente proficuo.

E così è, infatti. L’universo Social abbocca in pieno a questa provocazione, che evidentemente funziona. Al di là della ovvia considerazione chesalvini_terremoto migranti e terremotati sono entrambe il prodotto di due tragedie immani, per cui sarebbe  disumano togliere ad uno per dare all’altro. A poco valgono i pareri degli operatori del settore: Oliviero Fortis, responsabile immigrazione della Caritas fa prontamente notare al parroco Don Cesare che l’accoglienza dei migranti e la gestione dell’emergenza post terremoto sono due fenomeni completamente diversi, con esigenze e caratteristiche strutturali praticamente incompatibili.

Ci siamo occupati ormai innumerevoli volte del fenomeno dell’analfabetismo funzionale in Italia, evidenziato dallo studio OCSE-Pisa, condotto su un campione di italiani, e riassunto dal linguista Tullio De Mauro in questi, inequivocabili, termini:

“un testo scritto che riguardi fatti collettivi, di rilievo anche nella vita quotidiana, è oltre la portata delle loro capacità di lettura e scrittura, un grafico con qualche percentuale è un’icona incomprensibile”

In pratica un italiano su due, pur sapendo leggere e scrivere è funzionalmente analfabeta, ovvero soffre delle stesse mancanze e lacune di chi non sa veramente né leggere né scrivere. A poco valgono, quindi, le analisi fattuali perché la persona comune, semplicemente, non è in grado di comprenderle.

L’analfabeta funzionale ha tre caratteristiche specifiche:Schermata-2016-08-25-alle-00.38.02-756x1024

– non comprende i testi scritti
– non costruisce analisi articolate
– paragona il mondo solo alle sue esperienze dirette

Ed è proprio grazie a questo micidiale mix di carenze che si leggono in rete posizioni veramente spaventose, come quella degli integralisti di Medjugorje, che vedono il terremoto come punizione divina per l’ateismo diffuso e il riconoscimento della diritto alla sessualità in tutte le sue forme.

O come il post apparso sul profilo di Daniela Martani, vegana, che legherebbe il “karma” di Amatrice al fatto di essere la patria degli spaghetti alla Amatriciana (invisa ai vegani per via della pancetta o – secondo i puristi – del guanciale). La stessa Martani spiega su Facebook che, in realtà, avrebbe subito un furto di identità e che è vicinissima alle vittime del terremoto. Il quadro di analfabetismo funzionale è, in ogni caso, ancora una volta drammaticamente chiaro viste le minacce che sta subendo, sempre dalla pancia del paese.

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Ed è ancora grazie all’analfabetismo funzionale che ha trovato poi facile appiglio l’ennesima bufala del declassamento della magnitudine da 6,1 a 5,9, che sarebbe stata artatamente stabilita per non pagare i risarcimenti ai sensi di legge. Che poi quale legge? In realtà il Decreto Legge n. 59 del 15 maggio 2012, prendendosi la briga di andarselo a leggere, non riporta alcun valore di magnitudine limite. E così è, infatti, anche perché la stessa identica preoccupazione girava in rete in occasione del terremoto de L’Aquila del 2009 e in Emilia del 2012.

A poco vale, ovviamente, spiegare all’analfabeta funzionale che la magnitudine misurata secondo la scala Mercalli misura gli effetti del terremoto, mentre secondo la scala Richter l’energia sprigionata, quindi la prima è una misura qualitativa e soggettiva, mentre la seconda è quantitativa ed oggettiva. E, comunque, entrambe variano nel tempo con l’evolversi del fenomeno sismico.

Sempre per oliare la macchina del consenso, non manca neanche l’articolo che fa leva sul razzismo “in casa”, con Liberoquotidiano che annuncia trionfalmente l’arresto del primo sciacallo, napoletano.liberosciacallonapoletano

L’analfabetismo funzionale ai tempi dei social quindi paga, e paga davvero bene: davvero tanto, troppo facile ottenere consensi ai danni di chi soffre e sfruttando i sentimenti più bassi ed iniqui della pancia del paese.

Ma, per fortuna, se i social sono lo specchio di questo pauroso fenomeno, sembra proprio che dagli stessi venga l’antidoto. Ad iniziare dal Safety Check di Facebook. Vi lascio con un magnifico monologo scritto da un utente di Facebook, Ciro Saittello, che fa venire le lacrime agli occhi pensando a Troisi.

E speriamo che, questo, sia il social del futuro.

Stamattina dopo il terremoto (Ciro Saittello)

Stamattina dopo il terremoto si so svegliati per prima i Silenziatori, quelli che “Peppiacere non commentate..” oppure “Solo Silenzio..” oppure “oggi non scrivo niente sul facebook per rispetto alle vittime” che a me che prendo facebook per quello che è, un bel giochino, fa abbastanza sorridere perchè suona un pò come dire “oggi non vado acchiappando pokemon per rispetto alla vittime della strada”.

Poi si sono svegliati gli Indignati, che se la sono presa principalmente coi giornalisti che vanno a fare le domande ai viecchi “Scusi signora ma lei cosa ha provato durante il terremoto?” “Ma per caso vi siete messi paura?” “Ma voi siete vivo o morto?” ecc.. che effettivamente sono abbastanza imbarazzanti ma niente di nuovo per il giornalismo italiano, e poi in fondo sti poverommi dei giornalisti che li hanno mandati lì ancora con la scazzimma negli occhi che ci devono chiedere “Signora scusate ma lei nella amatriciana ce lo mette un sbigulo d’aglio?”.

Poi si sono svegliati quelli Ceroanchio che hanno cominciato a scrivere “Merò che peura! ha tremato tuttocos!” oppure “Ci siame cacati sotto!” o ancora “Merò ragazzi siamo vivi per miracolo!”ecc.. che però la maggior parte di loro stanno di casa a minimo 300 km dall’epicentro sennò col cazzo che tenevo il genio e il tempo di scrivere sul facebook e alle case loro non si è scazzellato manco un battiscopa da faccia al muro, il massimo del danno che hanno avuto è la bomboniera del cavallo di swaroski sul sicriterio che ha votato a faccia a terra.

Poi si sono scetati i Razzisti che hanno scritto “e adesso togliamo i 40 euri e gli hotel a 5 stelle ai clandestini e diamoli ai terremotati italiani!” (giuro che è vera) e che ci vuoi dire a questi qua, non sapessi manco da dove cominciare.

Poi si sono svegliati i Vegani che hanno scritto “Amatrice è dove hanno inventato la amatriciana! Allora ci sta bene!” (giuro che anche questa è vera) che appena viene un alluvione che ne so a Treviso, dove fanno il radicchio, voglio vedere come se ne escono.

Poi si sono svegliati i Cattolici che hanno scritto “PrayforItaly” “Concè ma che significa Prayforitaly?” “Che è colpa dei matrimoni gay!” “Ah giusto! il Papa si è assai dispiaciuto per il terremoto, quant’è bellill.. ” “Povero Papa, quello è proprio umile!” “eh, Concè è vist chella cessa e’ cainatema che ha scritto sul facebook?” “comm no! Poi ne parliamo da vicino stasera prima del rosario per le vittime del terremoto”.

Poi si sono svegliati i Jettasangue che hanno scritto “Mi arroccomando andate a donare il sangue!” “è urgente serve tutto il sangue che vi avanza!” “Puzzatt ittà o sang!” ecc.. che la prima intervista che hanno fatto stamattina è stato al dottore che si occupa delle donazioni di sangue a livello nazionale che ha detto “A verità, siamo coperti per qualsiasi emergenza” ma loro manco po cazz e stanno menati mezzo alla via con le siringhe nei bracci come tanti trocati.

Poi si sono scetate le VecchieCuperte che per trovare una scusa per postare una foto col filtro “QuadrodiLuntananza” durante un terremoto è difficile ma ci sono riuscite lo stesso mettendo la foto di loro sotto allo stantalo di una porta col musso e il culo appuzzato con scritto “In caso di terremoto mettevi qui!” (giuro che anche questa è vera) col dito sulla patata a lasciar intuire velatamente quanto sono zoccoleputtane.

Poi si sono svegliati i Stateviallecasevostristi, categoria a cui appartengo, che a malincuore abbiamo dovuto emanare un comunicato stampa dove ammettiamo “Effettivamente il terremoto è un rarissimo caso, forse l’unico, dove starsi alla case vostre non è consigliabile”.

Poi alla fine si è scetato Mattarella che ha rilasciato una dichiarazione dove si dice molto addolorato e commosso ma in realtà ancora non ha capito bene bene che cosa è successo… “Presidè O’ Terremoto!” “Comm comm???” “Ae… Presidè O’ terremoto…la terra che trema… la gente che fuje… 

Tutto sto papiello non è per allamentarmi dei sciemi che scrivono le scimità sul facebook, pammoreddio, quelli i sciemi ci so sempre stati, mo li chiamano analfabeti funzionali ma semp sciemi sono. Il problema è che non so come sia successo ma si è diffusa la convinzione che per mezzo che uno scrive una cosa su internet all’intrasatto diventa un opinione rilevante pure se è una scimità scritta da uno sciemo. Prima se uno sciemo diceva una scimità le genti mica lo cacavano oppure al massimo ci dicevano “ma tu over si scem!” mo invece anche l’opinione dei sciemi diventa tema di discussione solo perché scritta e lanciata nell’etere. Come se tutti avessero un ufficio stampa e a un certo punto qualcuno dicesse “Andiamo a chiedere una dichiarazione a Totonno il verdummaro riguardo al terremoto?” e niscuno che dice “Ma che ce ne fott..” oppure “Ma quello Totonno a quest’ora già sta mbriaco”. A me sta cosa mi sconforta parecchio, perciò vi volevo avvisare.

Guardate che non è perché la vostra opinione la scrivete qua sopra all’intrasatto diventa come se l’avesse detta NelsonMandela. Pure se ve le commentate tra di voi come se stessivo a PortaAPorta. Nisciun ve caca. Parit sul tanta sciemi.

 

-> Vai agli approfondimenti sull’analfabetismo funzionale

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