Aggressitivtà, bisogni ed apprendimento. La ricerca di Walter Toman.

psicologia_profondoL’agone del referendum è terminato: sono state giornate concitate in cui il paese ha subito uno scossone importante, se non addirittura una lacerazione del tessuto politico e sociale.

La cifra del confronto politico purtroppo si è rivelata essere non tanto nel tema della materia referendaria, ma in una evidente e spiccata aggressività da entrambe le parti. Aggressività a tratti sconfinante nella vera e propria ferocia, soprattutto sui Social Network.

Abbiamo chiesto al Dott. Claudio Gerbino, psicologo e psicoterapeuta del Centro Interdisciplinare di Psicologia e Scienze dell’Educazione Koiné, che è stato ospite in queste pagine per discutere dello strapotere dei media e della memoria del corpo, spiegazioni sull’origine di questa aggressività, al di là delle motivazioni specifiche inerenti al quesito referendario.

Il Dott. Gerbino ci segnala una interessante ricerca del Prof. Walter Toman, psicologo e psicoterapeuta austriaco, che negli anni si è occupato di Costellazione Familiare, cioè degli effetti dell’ordine di nascita in famiglia sulla psicologia dell’individuo, e di innumervoli ricerche sulla psicologia del profondo, con particolare riguardo allo studio della motivazione e dei bisogni dell’individuo.

Ed è proprio in Psicologia del Profondo che il Prof. Toman fornisce una interessante chiave di lettura e comprensione del legame che intercorre tra il bisogno di apprendimento, la differenziazione dei bisogni percepiti dall’individuo e la soddisfazione di questi.

In questa formula:

I = f(C, 1/K)

Toman fornisce una spiegazione di come il bisogno di informazione nell’unità di tempo I, sia legato alla differenziazione globale dei bisogni C e all’inverso di K, una variabile che rappresenta il valore  globale dell’intensità dei bisogni dell’individuo.

Ad essere più esatti, Toman nel testo modella il bisogno totale dell’individuo ipotizzando una serie di variabili che rappresentano i bisogni della persona e definisce come intensità del bisogno globale K il valore medio della somma delle intensità di tutti i bisogni percepiti dall’individuo.

Nel testo, per addetti ai lavori ma agilmente consultabile da chi ha una formazione accademica, viene poi definita la funzione f in modo da essere proporzionale ai suoi parametri.

Spiega il Dott. Gerbino:

Più bisogni soddisfatti ci sono, più si apprende; vengono appresi con più facilità quei comportamenti che richiedono meno sforzo per raggiungere il soddisfacimento dei bisogni.

e gli efffetti del mancato soddisfacimento sul comportamento sono immediati: frustrazione, aggressività e scadimento della motivazione ad apprendere.

I bisogni non sono solo fisici: quindi fame, sete, sonno, sessualità, facoltà di movimento, rilassamento e così via. Ma anche affettivi: riconoscimento, legame, appartenenza, protezione, sicurezza individuale e sociale, amare ed essere amati, conoscenza eccetera.

L’esperienza di questi giorni ha mostrato in modo chiaro come la frustrazione dei bisogni porti ad aggressività, soprattutto in un contesto sociale che tocca una moltitudine di persone, come quello che abbiamo vissuto nelle ore precedenti al voto.

Ancora, il Dott. Gerbino:

L’aggressività è la diretta conseguenza della frustrazione dei bisogni, e può arrivare anche a forme distruttive. L’aggressività può essere misurata anche in base all’entità di danno inferto ad altre persone. Quanti più bisogni di altri individui vengono ostacolati o impediti con i comportamenti di un determinato soggetto, e quanto più grande è il numero delle persone coinvolte, tanto più aggressive sono state le azioni di quel soggetto.

Un segnale sociale quindi da non sottovalutare e che impone una serena riflessione, nel bene di tutta la comunità.
-> Vai a “Sono Figli Vostri” di Claudio Gerbino.
-> Vai a “Il corpo e la sua memoria”, di Claudio Gerbino.
-> Vai al Centro Koiné

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