Siete pronti per la fine del mondo?

liberofinemondoLo ha anche ribattuto recentemente il quotidiano online Libero: secondo  David Meade, la fine del mondo sarebbe immininente: nientemeno che il 23 settembre prossimo. A sostenere questa tesi è lo stesso sedicente scrittore, in Planet X, the 2017 Arrival, scritto diventato popolarissimo – manco a dirlo – nel web.

Ma la notizia interessante è come questa venga riportata proprio da Libero, con tanto di dettagli numerologici e di prove a supporto, prese nientemeno che dalla Bibbia. Sarebbe infatti il numero 33 che, combinato con un versetto preso a caso dal Libro di Isaia, dovrebbe fare notizia.

E notizia la fa, ovviamente non la stupidaggine colossale in sé, ma il fatto che la redazione  la usi per capitalizzare consensi ed attrarre visite al giornale. E questa è veramente una notizia, perché dimostra come la mancanza di cultura scientifica nel nostro paese sia alla base di un fiorire di comportamenti in cui vittime e carnefici sguazzano alla grande. I carnefici sono ovviamente coloro che usano questi mezzi per lucrare e le vittime, purtroppo, la massa di persone priva di mezzi di valutazione di quanto viene loro proposto,  invischiata in una spirale di scarsa conoscenza in cui resta in balia praticamente di tutto e tutti.

E’ comunque una ottima occasione da sfruttare proprio per fare divulgazione scientifica. Nella bufala ascientifica ci sono due fatti interessanti: il primo è l’eclisse  avvenuta due giorni fa, e il secondo è il famigerato Pianeta X, che dovrebbe comparire come per magia avvicinandosi alla Terra e così distruggerla.

Sebbene noto già dai tempi degli astronomi babilonesi, per la precisione Caldei, (diversi secoli prima di cristo), il ciclo delle eclissi è un evento del tutto naturale che ben poco ha a che fare con elementi magici o mistici. E ancor meno con le colorazioni della Luna che, ai tempi del web, è stata prontamente ribattezzata luna nera, nel caso delle eclissi di Sole, e luna rossa per quelle di Luna.

Saros è infatti la denominazione adottata dagli astronomi babilonesi per il ciclo delle eclissi e ben nota a personaggi del calibro di Tolomeo, Ipparco e Plinio ma, curiosamente, ben poco nota al lettore medio del web, visto il successo che ha avuto lo scritto di Meade. Il ciclo di saros è Saros_136_animationun periodo temporale lungo 6585,311 giorni: più o meno diciotto anni e mezzo.

Nell’arco di un ciclo le eclissi sono destinate a ripetersi con regolarità e modalità del tutto simili, come illustra la figura a destra.

Le orbite dei pianeti, invece, sono regolate dalla legge della Gravitazione Universale di Newton, che prevede, semplicemente, che i pianeti non possano muoversi liberamente dal proprio percorso, a meno che non sfruttino autonomamente una qualche forma di energia – un motore – che, esattamente come la Morte Nera di Guerre Stellari, consenta loro di spostarsi tra le orbite.

Va da sé che, questo, è semplicemente impossibile. Per chi volesse saperne di più, è disponibile un link ad un articolo di approfondimento su questo stesso blog.
-> Vai all’approfondimento sulla gravitazione universale

Fonte animazione: Wikipedia

 

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