In Italia l’immigrazione al minimo storico eppure è violenta escalation razzista: il punto dati alla mano

Schermata 2017-09-03 alle 09.23.31E’ passata circa una decina di giorni dallo sgombero di Piazza Indipendenza a Roma e, da allora, sembra che in Italia si sia aperta una voragine. Nonostante l’ambito decisamente cirscoscritto dei fatti, l’esito e gli echi che ne derivano sono ancora piuttosto prepotenti.

Da blog di divulgazione scientifica, non possiamo fare altro che partire dai fatti, ricordando che tutto inizia dallo sgombero a Roma di circa trecento rifugiati politici eritrei da Piazza Indipendenza, precedentemente sgomberati dalla palazzina di via Curtatone, occupata abusivamente.

I rifugiati si sono rifugiati, appunto, in Piazza Indipendenza ed hanno subito una carica pesantissima da parte della Polizia, con un violento scambio a colpi di bottiglie e bombole del gas e getti di idrante e manganelli dall’altro. Inutile dire che, ad avere la peggio, sono state le donne e bambini eritree, come da comunicato congiunto di Unicef e Medici Senza Frontiere.

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Ma la cosa più interessante è venuta dopo, quando le testimonianze iconografiche hanno raggiunto i Social Network, con il poliziotto che consola la donna eritrea con le stampelle dopo che è stata colpita violentemente dai getti di idrante da un lato, e il dirigente che dice ai suoi “se tirano qualcosa, spaccategli il braccio”.

I Social, che tutto tritano senza collocazione in alcun contesto specifico, interpretano questo fatto in modo curiosamente allargato, mettendoci dentro Schermata 2017-09-03 alle 09.34.54immigrazione clandestina, ius soli e chi più ne ha e più ne metta. Nonostante il dato di fatto degli eventi di Roma sia circoscritto a 300 eritrei, è proprio in generale il tema dell’immigrazione ad essere al centro delle polemiche.

Nelle pieghe degli scontri verbali emerge, per la prima volta in modo estremamente chiaro, l’inquitante ombra del razzismo esplicito. Se ne accorge anche il quotidiano online inglese Telegraph, quando Luca Bottura pubblica Samuel Jackson e Magic Johnson mentre si riposano dallo shopping a Forte dei Marmi: un mare di condivisioni sui social italiani. Ovviamente, tanto generalizziamo noi italiani nei confronti degli extracomunitari tanto gli inglesi nei confronti nostri e, per estensione, diventiamo
Schermata 2017-09-03 alle 19.04.08tutti razzisti.

Eppure tutta questa indignazione nei confronti delle “risorse Boldriniane” che ci starebbero invadendo, è apertamente falsa. Il progetto Noi Italia, a cura di ISTAT, raccoglie dati dal 2008 sul tema sicurezza ed immigrazione e riporta cifre del tutto in controtendenza rispetto alla pretesa invasione: il picco c’è stato, si, ma nel 2010, quando sforammo la soglia psicologica del mezzo milione di ingressi. Da allora, la cifra resta stabile, anzi in leggera flessione, attestandosi sulle 230 mila unità.

Così, mentre Salvini si lancia in una improbabile statistica che dimostrerebbe come gli extracomunitari stuprino le nostre donne, il dato generale di detenzione degli extracomunitari resta costante, anzi in lieve flessione, negli ultimi dieci anni. Ma non basta: Forza Nuova cavalca l’onda e pubblica un orribile manifesto copia-incolla direttamente dal 1943, che dimostrerebbe la necessità di difendere le “nostre donne” (come fossero una proprietà) dallo straniero negro e, di nuovo, l’ondata sui social sconfina nell’aperto razzismo.

In un gustosissimo sketch, più di venti anni fa, un profetico Francesco Paolantoni diceva “Non siamo noi che siamo razzisti, sono loro che sono Napoletani”, tentando maldestramente di giustificare un aperto razzismo. La stessa cosa accade sui Social, dove i commenti a questo punto diventano al limite dell’aberrante, contro chiunque venga da fuori e, soprattutto, sia di colore. Automaticamente da rigettare, automaticamente migrante, esattamente come diceva Massimo Troisi in Ricomincio da Tre, ricordando alla mamma che lui non voleva emigrare, voleva viaggiare: “che un napoletano non può viaggiare? Deve per forza emigrare?”.

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Un clima violentissimo, che ricorda quello del ventennio, dove era lo stesso vicino a diventare Camicia Nera, delatore, a denunciare, picchiare, dare olio di ricino. Proprio in queste pagine abbiamo ospitato il Dott. Claudio Gerbino, che nella sua quarantennale esperienza di psicologo e psicoterapeauta aveva tratteggiato un ritorno di quella che egli stesso definisce personalità fascista, con tratti molto caratterizzati che descrive ampiamente a pag.186 del libro Sono Figli Vostri, in cui si mescolano narcisismo, rigidità, aggressività nell’eloquio e nei giudizi, falsi sentimenti religiosi, scarsa elaborazione e rigidità cognitiva in una miscela dalla violenza esplosiva.

Così, mentre il Papa invita all’accoglienza dei migranti, la grande massa ne invoca il massacro senza mezzi termini. E meno male che siamo un paese a maggioranza cattolica, con saldi valori di accoglienza e di compassione.

-> Vai al progetto ISTAT “Noi Italia”
-> Vai all’intervista al Dott. Gerbino
-> Vai all’articolo dell’Independent

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