La Superluna è una cagata pazzesca

Nell’era della post-verità e del giornalismo disinformato, sebbene ufficiale, accade di tutto. La parola d’ordine? Vendere. E venderemo, direbbe Lui. E l’invenzione della Superluna, nell’era delle idiozie da cinema a base di super-uomini e super-donne, a compensare l’ordinarietà del singolo, non sfugge alla regola.

Abbiamo vissuto la stessa identica pantomima gli anni scorsi, spacciata innanzituto per evento astronomico e pure raro. Il nostro bel satellite sta lì, relativamente a un tiro di schioppo dalla terra (370 mila km), e ruota grazie a Newton (o chi per lui) intorno a noi paciosamente sulla sua orbita quasi circolare da miliardi di anni.

E siccome l’orbita lunare è una ellisse lievemente schiacciata, allora presenta due punti rispettivamente di distanza minima (perigeo) e massima (apogeo). E’ comprensibile che i giornali debbano vendere e che noi persone comuni dobbiamo rendere le nostre vite piatte un filo più interessanti, ma da qui ad inventare un fenomeno astronomico – la Superluna – ce ne corre davvero.

Diciamolo chiaro e tondo, a costo di essere antipatici: siamo di fronte ad una invenzione giornalistica per fare cassa che, purtroppo, trova regolare cassa di risonanza sui social network, grazie all’altro orribile fenomeno dell’analfabetismo funzionale, di cui l’Italia è campione Europeo, secondo lo studio OCSE-Pisa del 2008.

Ma andiamo con ordine e mettiamo in tavola un poco di elementi analitici in questa assurdità della Superluna: dicevamo l’orbita lunare è ellittica, con un raggio medio di 370.000 Km e una differenza percentuale tra semiasse maggiore e minore del 10%, vale a dire 370 più o meno 37 mila km. Bastano solo queste due cifre per comprendere che il diametro apparente della Luna al perigeo e all’apogeo subisce sicuramente una variazione, anche apprezzabile, ma sicuramente di entità relativamente modesta. Stiamo parlando di un diametro visibile che può variare orientativamente, e in casi eccezionali, fino al 15%, davvero difficilmente apprezzabile ad occhio nudo.

L’appuntamento con la prossima “superluna” del 4 dicembre è semplicemente una bufala giornalistica, che fa male, malissimo, soprattutto alla scienza e alla già scarsissima consapevolezza scientifica della grande massa. Questa bella immagine mostra chiaramente l’effetto sul diametro apparente della Luna all’apogeo e al perigeo, nel 2004. Come potete ben vedere questo fenomeno si ripete con estrema regolarità (per fortuna !) ed è tutt’altro che raro.

Che, poi, tutto questo trambusto mediatico è veramente inutile: la Luna si apprezza molto meglio quando non è piena, perché la linea di confine tra porzione illuminata e in ombra, detta terminatore, è quella più ricca di dettagli visibili con un piccolo telescopio.

La grandezza apparente è un altro clamoroso scivolone giornalistico, perché il giornalista che vuol fare cassa ignora quanto sia importante il momento in cui si osserva la Luna, a prescindere se è all’apogeo o al perigeo. Quando il nostro satellite è basso all’orizzonte appare molto più grande, stavolta sì in modo nettamente apprezzabile. Quando la Luna è bassa, l’atmosfera terrestre funge da lente di ingrandimento e la rende particolarmente attraente per via del colore rossastro, putroppo dovuto in parte all’inquinamento.

Insomma: la Superluna è una cagata pazzesca, ma se vi va di fotografarla prendete una fotocamera col fuoco manuale, impostate tempi e diaframmi circa ad 1/125 ed f/8 e portatevi a casa almeno un bello scatto.

Come dite? Il titolo è un filo strillato? Beh, è in linea con i nostri tempi. Come a dire: se non puoi batterli, unisciti a loro.

Almeno, dicendo la verità.

 

 

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2 risposte a La Superluna è una cagata pazzesca

  1. Maurizio scrive:

    Solo ora, dopo aver letto l’articolo successivo a questo, sulla spiegazione matematica, mi accorgo di uno strafalcione quanto meno gravissimo sulla dimensione della Luna piena al suo sorgere o tramontare:
    ” Quando la Luna è bassa, l’atmosfera terrestre funge da lente di ingrandimento…”
    LENTE D’INGRANDIMENTO è pure in grassetto! Ho sperato che l’errore fosse dovuto a una mia errata interpretazione del testo ma, rileggendo più volte, m’accorgo che VERAMENTE avete scritto ‘sta cosa credendoci.
    L’unico effetto che l’atmosfera terrestre produce slla Luna, oltre il colore come gistamente detto, è uno schiacciamento dovuto alla rifrazione, per cui ci può apparire un po’ ‘ovale’.
    Le dimensioni sono sempre quelle ma il confronto con l’orizzonte fa si che il nostro cervello la reputi più grande di quando appare alta e solitaria in cielo; un’illusione ottica, insomma!
    Andatevi a cerare tutte le immagini e gli esempi sul web visto che qui non le posso inserire.
    Purtroppo i misconcetti in Astronomia sono diffusissimi e quelli che riguardano la Luna sono tra i peggiori e duri a morire, come vedete non basta avere una base scientifica, bisogna anche porsi le domande giuste.

    • LidiMatematici scrive:

      Vero: porsi le domande giuste è essenziale. Attenzione che la questione è dibattuta, per due motivi importanti che focus e Wikipedia trascurano: la densità dello strato di aria vicino all’orizzonte e la temperatura sulla parte a immediato contatto con il terreno. Basta prendere una fotocamera digitale ed effettuare gli scatti con focale fissa per accorgersi che, invece, la differente densità rende il disco lunare in modo differente. Il fenomeno, ad essere precisi, è anche dovuto alla percezione del cervello. E non si tratta di rifrazione, perché questa di ha in presenza di strati a densità diversa.

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