Anno nuovo, vita nuova: di astronomia e astrologia, scienza e superstizione

Lo so, è difficile resistere agli auspici-fotocopia da Social Network, tra frasi fatte ed oroscopi sentimentali: anno nuovo, vita nuova, buona fine e buon principio, che le stelle ti siano propizie e così via.

Eppure, anche il più incallito dei laici e razionalisti, deve guardare con occhio positivo alle superstizioni legate alla fine dell’anno e al prinicipio dell’anno nuovo, perché – senza di queste – non avremmo mai avuto la scienza moderna.

Dobbiamo le prime osservazioni astronomiche ai Babilonesi, tremila anni prima di Cristo, ma è solamente all’epoca della fondazione di Roma, nell’ VIII secolo prima di Cristo, che si profila la figura dell’astronomo intrinsecamente connessa con quella dell’astrologo, il cui compito era di svolgere osservazioni astronomiche secondo un sistema codificato. E’ importante sottolineare che lo scopo dell’astronomo-astrologo babilonese non era quello di condurre osservazioni “scientifiche”, ma di formulare previsioni ragionevoli sul futuro.

Le virgolette intorno alla parola scientifiche sono importanti: la scienza, come la intendiamo oggi, è stata codificata da Galileo in un vero e proprio metodo solamente nel XVII secolo, praticamente due millenni e mezzo dopo. Il che la dice lunga sulla importanza del primo metodo di osservazione empirico babilonese.

La scienza nasce, quindi, necessariamente mossa dalla superstizione e dalle inevitabili speculazioni filosofiche che ne conseguono. Furono proprio i filosofi presocratici (Senofane, Eraclide, Anassimene ed Anassimandro) a prefigurare una struttura della natura che contemplasse anche la sostanza della terra, fatta della stessa sostanza delle stelle e dei pianeti.

Eudosso produsse per primo un modello geocentrico del cosmo, che resse grazie al braccio violento della Santa Inquisizione codificato nel modello Tolemaico. Fu Aristotele a divenire il perno imprescindibile ed inviolabile dell’impianto geocentrico: per secoli bastò un drammatico ipse dixit (lo ha detto lui), a bollare di eresia qualsiasi idea scientifica diversa, seppur basata su osservazioni concrete. Nonostante nel III secolo avanti Cristo Aristarco di Samo avesse già formulato il primo modello eliocentrico, la “terra al centro” ha mietuto centinaia di morti fino a Galileo. Il quale, sappiamo come finì, dovette abiurare e il genere umano dovette attendere una grande figura scientifica per il definitivo sovvertimento del modello geocentrico: Niccolò Copernico.

Ma fu l’ultimo: se è vero che l’unione di astronomia ed astrologia è restata salda proprio fino a Galileo, alle porte del 1800 – con l’illuminismo – le due figure si separarono definitivamente. Certo, con l’avvento dei Social Network e con l’inevitabile annebbiamento dei fatti di scienza dovuto al diffondersi delle bufale e delle post-verità un minimo di rischio di regressione esiste.

Tanto per dirne una: i segni zodiacali non sono più dodici, ma tredici, manca all’appello la costellazione di Ofiuco, saldamente ancorata tra Scorpione e Sagittario. Inoltre, a causa della precessione degli equinozi i segni sono tutti ruotati indietro di una casa, quindi i nati sotto il segno dell’Ariete, secondo le tabelle dell’astologia classica sarebbero del Toro, quelli del Toro Gemelli e così via. Siete curiosi di conoscere il vostro segno reale? La tabella seguente riporta le date di ingresso e uscita del sole in ciascuno dei dodici segni dello zodiaco secondo le tabelle tradizionali (Zodiaco Astrologico), le stesse corrette della precessione (Zodiaco Siderale) ed il reale transito astronomico del sole nei segni dell’eclittica, Ofiuco incluso (Transito Solare).

Il bisogno di trarre ordine dal caos, quando il genere umano non disponeva di strumenti scientifici solidi come quelli moderni, è stato il vero e proprio motore dello sviluppo del metodo scientifico. Basti pensare che, oggi, una intera branca della scienza applicata – il Predictive Analytics – ha esattamente lo stesso obiettivo.

Un caro augurio per un 2018 ricco di cose interessanti e nuove.

-> Vai all’approfondimento su Copernico

-> Vai all’approndimento sulla costellazione di Ofiuco

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