Un esperimento illuminante: scarichiamo i nostri dati personali da Facebook

Tempi duri per i giganti del web: Facebook e Google sono sotto il mirino per l’uso eccessivamente pervasivo e mirato dei nostri dati personali. Ma sapete il vero problema qual è? E’ che, noi utenti, non ci rendiamo davvero conto di quanto sensibili e private siano le informazioni che condividiamo – sarebbe meglio dire regaliamo – ai colossi del terzo millennio.

Da buon blog di istigazione alla conoscenza, vi proponiamo un esperimento facile facile per renderci conto di cosa stiamo condividendo della vostra vita con gente che nemmeno conosciamo. Non c’è altro modo che constatatare toccando, letteralmente, con mano. Divideremo l’esperimento in due puntate, una dedicata a Facebook, l’altra dedicata a Google.

Iniziamo con Facebook, accedendo alla pagina delle impostazioni, e poi cliccando su
Scarica una copia dei tuoi dati su Facebook. A questo punto Facebook preparerà un download di tutto quello che avete condiviso con la piattaforma, da scaricare in un unico file compresso. Il processo non è immediato, ci vorranno alcune ore: al completamento riceverete una e-mail con il link per scaricare il malloppo.

E proprio di malloppo si tratta, al termine del download e della decompressione vi ritroverete con una cartella di alcune centinaia di megabyte, contente una quantità di dati che fanno davvero riflettere, li vediamo uno ad uno.

Informazioni personali: il vostro nome, cognome, e-mail, data di nascita, situazione sentimentale (include ed estende lo stato civile), livello di istruzione, impiego, hobby, i vostri gusti musicali, libri, film, serie TV e altre informazioni relative a cose che vi piacciono (persone, luoghi, attività cui avete dimostrato interesse).

Annunci Pubblicitari: tutti gli annunci pubblicitari che avete cliccato e gli inserzionisti che hanno ricevuto le nostre informaioni di contatto, cioé i dati personali come nome, cognome, e-mail, con cui raggiungerci.

Applicazioni Installate: la lista delle applicazioni con cui Facebook si è collegato e che hanno usato Facebook come piattaforma di identificazione, cioè che attesta la vostra identità personale, su tutti i vostri dispositivi: computer, smartphone, smart TV, tablet.

Contatti: la lista completa dei vostri contatti, incluse le e-mail. E’ stata una sorpresa constatare che questa lista non include solamente i contatti di Facebook, ma anche i contatti della rubrica non necessariamente presenti su Facebook, raccolti attraverso tutti i dispositivi atti a memorizzare contatti, appunto. Siano essi computer, tablet o smartphone.

Eventi: la lista degli eventi cui avete dimostrato interesse, corredati di data, ora e luogo ed eventuale conferma di partecipazione.

Amici: la lista completa degli amici di Facebook e della data in cui avete stretto amicizia. Tutte le richieste di amicizia che avete inviato e che non hanno avuto risposta, tutte le amicizie che avete rimosso, i vostri follower e chi seguite. Tutti corredati delle relative date.

Messaggi: tutti i messaggi che avete inviato, ordinati per amico e corredati di data e ora.

Foto: tutte le fotografie che avete pubblicato, corredate di data ora e album di appartenenza.

Luoghi: i luoghi che avete creato, per fortuna Facebook non mantiene traccia di quelli che avete visitato. A questo ci pensa Google, come vedremo nel prossimo post.

Poke: una scempiaggine per fortuna in disuso. Sono gli amici a cui avete “bussato” sulla spalla. Me ne sono trovati tre, nonostante neanche pensassi di averlo fatto.

Informazioni di Sicurezza: ogni volta che vengono effettuate modifiche all’account, Facebook memorizza un record di informazioni contenente, nell’ordine: data di creazione, di aggiornamento, indirizzo IP, browser e cookies.

Timeline: il vostro diario, dalla notte dei tempi, cioè dalla data di registrazione a Facebook ad oggi. Tutti i like che avete messo, tutti i commenti, stati che avete pubblicato, tutte le persone che hanno commentato i vostri post, che vi hanno fatto gli auguri. Insomma, tutte, ma proprio tutte, le interazioni con il vostro diario.

Video: tutti i video che avete pubblicato, corredati di data e ora.

La quantità di informazioni personali che tratta Facebook è indubbiamente notevole. Ci sono molti risvolti che meritano attenzione, il primo è il più ovvio: Facebook utilizza tutte queste informazioni, in grado di caratterizzarci in modo molto preciso.

Il secondo è un filo meno ovvio, ma più preoccupante: Facebook conserva le nostre informazioni per un periodo indefinito. E sebbene la legge sulla privacy consenta di accedere ai dati personali, la stessa stabilisce che non possiamo richiederne la cancellazione una volta che chi li detiene ha ricevuto la nostra autorizzazione esplicita.

Il terzo è ancor meno ovvio e ancor più preoccupante: tutti i dati che abbiamo fornito non hanno valore solamente per il dato in sé, ma per le informazioni che, incrociati con i dati degli altri utenti, possono generare. Utilizzando le tecniche di Predictive Analytics è possibile determinare, ma è solo un esempio, il vostro orientamento politico, religioso e sessuale, prodotti e servizi a cui potreste essere interessati e molto altro.

La cosa più interessante di tutta questa vicenda è che noi stessi abbiamo autorizzato Facebook a trattenere i nostri dati e, eventualmente, a comunicarli a terzi: come a dire che se ora ci abbiamo ripensato, ormai è troppo tardi. Noi utenti, forse, abbiamo tuttavia una speranza: il nuovo regolamento europeo che entrerà in vigore a maggio, o GDPR.

Ci torneremo su.

-> Sperimentate voi stessi accedendo al vostro Facebook Settings

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