Spettacolo triplo per la Cometa di Natale

Va in onda in questi giorni lo spettacolo della Cometa 46p/Wirtanen, che prende il nome dall’astronomo che l’ha scoperta, fotografandola, nel 1948. E’ una cometa piuttosto interessante perché ha un periodo di rivoluzione intorno alla terra breve, circa 5 anni e mezzo. La cometa, detta appunto di corto periodo, proviene da Giove ed ogni volta che si avvicina al gigante gassoso subisce perturbazioni importanti della sua orbita.

Proprio a causa del passaggio ripetuto nell’orbita gioviana, ogni volta che si avvicina al  nostro pianeta può avere magnitudine, cioè luminosità percepita, variabile. Nel 2008 ha raggiunto una magnitudine massima di 8.5, scesa a 10 in occassione del passaggio successivo, nel 2010.

La magnitudine è una misura relativa, su base logaritmica, che esprime la luminosità relativa rispetto alla lunimosa stella Vega, visibile in estate proprio sulla verticale dell’osservatore, in Italia. Una magnitudine zero indica luminosità pari a quella di Vega, valori positivi indicano luminosità inferiori, mentre valori negativi indicano luminosità maggiori.

La magnitudine limite di visibilità ad occhio nudo è 6, ma nei nostri cieli e per  l’osservatore non abituato può scendere tranquillamente a 4. All’atto pratico un osservatore con un certo bagaglio di esperienza ha bisogno di un buon binocolo per osservare stelle dalla sesta alla decima magnitudine, meglio ancora de sotto un bel cielo buio.

La 46p Wirtanen, ribattezzata per la concomitanza con le feste natalizie del 2018 Cometa di Natale è arrivata ieri al perielio, ovvero alla distanza minima dal Sole, e passerà per il punto più vicino alla Terra il 16 dicembre, domenica prossima. Le prime stime degli astronomi davano la cometa, al transito attuale, già alla magnitudine 6 dal primo del mese di dicembre. Interessante notare che il sito The Sky Live, da cui è estratta la mappa sottostante, riporti una magnitudine decisamente più contenuta, intorno al 9.5. In ogni caso, ma non sarà facilissimo, il momento migliore per osservarla sarà verso le 22:30.

La magnitudine inferiore alle aspettative è confermata dalle osservazioni condotte anche dal nostro gruppo di astrofili:  la cometa è un oggetto talmente diffuso da rendere di fatto impossibile l’osservazione ad occhio nudo, anche da cieli bui. Con l’ausilio di un buon binocolo per astronomia 7×50 è possibile osservarne il nucleo, e anche i riscontri fotografici dimostrano che la coda è talmente evanescente da essere appena visibile, fatte salve le opportune tecniche di elaborazione digitale in post-processing.

E sarà un triplo spettacolo quello dell 16 dicembre prossimo (ma già da ora), perché la cometa sarà visibile nei pressi della costellazione del Toro, proprio vicino alle Pleiadi, in concomitanza, inoltre, con le stelle cadenti Geminidi il cui picco cade proprio in questi giorni. Un evento ragguardevole  per chi dispone di un binocolo 7×50 da marina, meglio ancora se appositamente realizzato per astronomia.

La ripresa fotografica della 46p richiede invece competenze di astrofotografia spinte, l’immagine di apertura è stata ripresa da LidiMatematici e dall’Associazione Astronomica del Pellegrino al telescopio su treppiede con montatura equatoriale ed inseguimento programmato, ed è il frutto di 3 scatti da 30 secondi l’uno, messi a registro, sommati e deconvoluti con apposito processo di riduzione dell’errore di inseguimento mediante software di elaborazione delle immagini appositamente dedicato all’astronomia
(IRIS).

L’immagine a destra è stata invece realizzata con una fotocamera e ottica f/2.8 professionale, su comune treppiede fotografico e, per essa, è stato necessario applicare un complesso processo di messa a registro, amplificazione del segnale luminoso mediante ripetute tecniche di binning, nonché applicazione iterativa dei filtri di deconvoluzione (Richardson-Lucy) per rendere le stelle puntiformi.

Lo spettacolo, meteo permettendo, già domani e fino a lunedì sarà comunque garantito, a patto di dotarsi di un buon binocolo ed un solido treppiede.

-> Vai alle Effemeridi della cometa  su The Sky Live

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Una risposta a Spettacolo triplo per la Cometa di Natale

  1. Musil87 scrive:

    Io osservo con un modesto rifrattore 120/600 Skywatcher e anche per confronto con la la 21P Giacobini/Zinner (al perielio il 10 Settembre scorso), ritengo che la magnitudine di questa 46P sia decisamente sotto la settima. E’ vero che la coda non si vede, ma è solo un fatto dovuto ad una geometria sfavorevole (diciamo che è in una opposizione molto ben allineata con la Terra ed il Sole), mentre la chioma è decisamente sviluppata e apprezzabile anche in visuale e con modesti strumenti.

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