Calcolatrice all’Esame di Stato? Sarebbe ora …

Il portale TuttoScuola riporta un sondaggio interessante sull’indice di gradimento della matematica rispetto alla popolazione italiana, con particolare riferimento all’uso delle nuove tecnologie.

Il quadro è, tutto sommato, confortante. Il 94% degli intervistati ha dichiarato di fare un uso quotidiano della matematica e solamente il 5,2% la considera come un qualcosa di puramente avulso dalla realtà di tutti i giorni. Insomma, la matematica secondo gli italiani serve e non solo: serve per vivere meglio.

E’ un salto radicale rispetto al passato, che vedeva la matematica come entità puramente attinente alla sfera astratta delle idee. Oggi la matematica è considerata come uno strumento. Conseguenza diretta di questo cambio di visione è la necessità di adottare nuove tecnologie a supporto dell’apprendimento e della soluzione di problemi complessi. Sembra quindi cadere l’ultimo tabù del divieto di uso delle calcolatrici a scuola. Oltre l’87% del campione di 1100 persone, tra studenti, docenti, dirigenti scolastici si dichiara apertamente a favore dell’utilizzo non solo della calcolatrice, ma anche del personal computer, anche durante l’esame di maturità.

Chi scrive è fermamente convinto che durante l’esame dovrebbe essere consentito anche l’accesso al world wide web perché l’aspetto puramente nozionistico dell’apprendimento non è destinato a rimanere indelebilmente impresso nella nostra memoria. Il metodo, invece, no. Quello resta parte integrante e patrimonio permanente della persona ed è proprio dal processo di pianificazione, reperimento, elaborazione ed organizzazione del materiale raccolto che si costruisce la capacità di costruire soluzioni a problemi complessi.

Nei paesi più progrediti dell’Unione Europea, ai ragazzi è consentito utilizzare calcolatrici scientifiche programmabili capaci di effettuare calcoli simbolici e costruire automaticamente il grafico di funzioni. Riporta Tuttoscuola che l’uso delle calcolatrici programmabili è consentito in Francia, Germania, Austria, Danimarca, Norvegia, Svezia, Svizzera, Finlandia, Regno Unito e Paesi Bassi. Il nostro timore di rendere “somari” gli studenti che usano strumenti avanzati è del tutto infondato, l’indagine Ocse-Pisa del 2009 sull’apprendimento della matematica dimostra che questi paesi si collocano nella parte alta della classifica mentre, tanto per cambiare, l’Italia si piazza nelle retrovie, con un misero 35° posto su 74, tra gli ultimi in Europa. Insomma, sorpresa delle sorprese, gli studenti che si avvalgono delle tecnologie moderne dimostrano di essere più capaci. Ma è veramente una sorpresa o è semplicemente lo specchio di una arretratezza del corpo docente e dirigente scolastico ?

Ricordo che da studente di liceo scientifico mi dotai di una delle prime calcolatrici programmabili e scrissi un programmino per risolvere i sistemi di 3 equazioni in 3 incognite. La professoressa di matematica, che era illuminata, capì che vietare l’uso della calcolatrice sarebbe stata una sciocchezza. Per programmare una calcolatrice occorre risolvere il problema in modo astratto, una volta per tutte, cioé costruirne il modello formale. Il che equivale a conoscere perfettamente la teoria e a saperla applicare al caso concreto. Era il 1986 e le calcolatrici programmabili erano oggetti praticamente sconosciuti. Ancora oggi ringrazio quella persona, Daniela, per aver avuto la grande sensibilità professionale di non tarpare le ali a quella che, da passione, sarebbe poi diventata un mestiere di cui oggi vive una intera famiglia.

Le cose si stanno comunque muovendo e dal mondo accademico iniziano a levarsi sempre più voci favorevoli all’utilizzo degli strumenti informatici. Lasciamo il lettore con un link estremamente proficuo per giocare con la matematica un vero e proprio laboratorio online interrogabile (in lingua inglese) online.

Volete disegnare il grafico di una funzione ? Nulla di più semplice, basta un click su Wolfram Alpha:

http://www.wolframalpha.com/input/?i=graph+of+x^2

ricordate la formula di Gauss sulla somma dei naturali ? Ecco a voi:

http://www.wolframalpha.com/input/?i=sum+of+n

La matematica è uno strumento e, ne siamo sicuri, come tale servirà a costuire altri strumenti sempre più complessi. Non è certo vietando l’uso degli strumenti migliori che si produce conoscenza. Non trovate ?

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