I Berliner Philarmoniker al tempo di Internet

berlinerLe occasioni culturali, grazie alla rete, sono innumerevoli e talvolta addirittura imperdibili. Voglio parlarvi oggi dei Berliner Philarmoniker, la celebre orchestra tedesca fondata nel 1882.

Una mirabolante storia ultracentenaria di continuo rinnovamento ed innovazione, iniziata come atto di ribellione da parte di 50 musicisti che non volevano più sottostare a condizioni di lavoro vessatorie e proseguita sempre sulla cresta dell’onda. A dieci anni dalla fondazione il primo direttore Hans Bülow, grazie alla sua indole perfezionista e rigorosa, trasforma l’orchestra in un gruppo prestigioso e scova tra i talenti nientemeno che Richard Strauss.

Strauss (da non confondere con gli Strauss dei celebri Valzer viennesi) sarebbe poi divenuto celebre al grande pubblico quasi cento anni dopo grazie al poema sinfonico Così parlò Zarathustra, indelebilmente impresso nella memoria collettiva per essere stato usato da Stanley Kubrick in apertura di 2001 Odissea nello Spazio.

La direzione dei “Berliner” è un po’ come il papato, è un incarico di lunghissimo corso che designa vere e proprie ere. Nel caso specifico di storia della musica: è infatti compito difficilissimo dei direttori successivi Nikisch e Furtwängler traghettare l’orchestra, già indubbiamente prestigiosa, nel Novecento ed attraverso le prime due guerre mondiali.

Dopo l’orribile parentesi del nazionalsocialismo, che non rese certo vita facile ai Berliner tocca ad un personaggio importantissimo guidare la MI0001045429grande orchestra nell’era moderna, dal dopoguerra alla caduta del muro di Berlino: Herbert Von Karajan.

Con Karajan i Berliner travalicano ogni frontiera: firmano innanzitutto un sodalizio con la Deutsche Grammophon, etichetta importantissima che porterà la musica della filarmonica di Berlino nelle case degli appassionati di musica classica di tutto il mondo. Nel lunghissimo periodo di direzione, dal 1956 al 1989, la produzione discografica di Karajan è sterminata ed attraverserà praticamente tutti i supporti destinati ad ospitare la musica con la M maiuscola: dal nastro, alla gelatina, al vinile e fino al compact disc.

In questa meravigliosa storia c’è posto anche per l’estro italiano: nella nuova Germania unificata sarà il pupillo di Karajan Claudio Abbado a dirigere i Berliner per 12 anni a partire dal 1990.

Il resto è storia moderna, e con il terzo millennio e l’era di Sir Simon Rattle i Berliner fanno il grande passo verso la collettività, non restando mai indietro nel campo dell’innovazione ed entrando da protagonisti nell’era di Internet.

Alla fine del 2008, mentre decollavano i colossi eBay, Amazon e Facebook i Berliner Philarmoniker si affacciano al web con la notevolissima iniziativa Digital Concert Hall, grazie alla quale è possibile rivivere tutta la storia che abbiamo raccontato direttamente online, assistendo a concerti di primissima qualità non solo in termini di esecuzione, ma anche della fedeltà del suono (per gli appassionati fino a 2.5 Mbit/s, il doppio di un CD audio, ma inferiore ad un SACD).

886832_10208534510790550_3747878549290818274_o

Oggi grazie a smartphone, tablet, smart TV e computer è possibile assistere a concerti live ed accedere a tutto il repository di contenuti storico della filarmonica di Berlino: praticamente un patrimonio inestimabile in punta di click.

Davvero una bella storia, in cui si dimostra che per passare indenne le burrasche del tempo e della storia occorre qualità e determinazione. Due doti rare, rarissime, di questi tempi.

-> Vai alla Digital Concert Hall e attiva un periodo di prova di 48 ore

Share
Questa voce è stata pubblicata in Uomini e Donne e contrassegnata con , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *