Un capolavoro di ingegneria meccanica per calcolare la data di Pasqua, ma solo fino al 2017

La Pasqua è sempre impegnativa, non solo per le libagioni che la caratterizzano. A decidere che si celebra nella prima domenica del mese successiva al primo plenilunio dell’equinozio di Primavera, fu il Consiglio di Nicea, nel 325 dopo Cristo.

Da allora, con le successive modificazioni del calendario, la data di Pasqua cade tra il 22 marzo ed il 25 aprile, secondo un ciclo che si ripete quasi ogni 6 milioni di anni. Per calcolare la data di Pasqua occorre un vero e proprio algoritmo, ovviamente semplice da programmare in un calcolatore, ma estremamente complesso altrimenti.

A dispetto dei quasi venti secoli passati dal consiglio di Nicea, il primo orologio meccanico che calcola la data di Pasqua è stato realizzato solamente nel 1989 dalla maison orologiera Patek Philippe. Il calcolo della data di Pasqua è la complicazione meccanica più estrema in orologeria, e la costruzione del Calibro 89, realizzato per i 150 anni della casa ha richiesto uno sforzo di progettazione e realizzazione assolutamente inusitato: basti pensare che al direttore tecnico di Patek Philippe, Jean-Pierre Musy, sono stati necessari ben sei anni per la sua costruzione.

Realizzato nel 1989 in un unico esemplare, fu venduto all’asta all’equivalente di circa 5 Screen_Shot_2017-04-15_at_2.10.57_PM.pngmilioni di euro nel 2009 ed oggi è valutato da Sotheby’s alla cifra record di 25 milioni di euro. Si tratta infatti di un orologio astronomico tascabile che mostra, il calendario perpetuo completo di anno, mese, giorno, l’anno bisestile, l’equazione del tempo, la posizione dei pianeti, alba e tramonto. Oltre alle funzioni astronomiche incorpora un termometro, un cronometro con funzione di tempi parziali e l’indicazione della riserva di carica. Pesa poco più di un chilo ed è spesso quattro centimetri, con un diametro di poco meno di nove. Un oggetto unico, dal valore stellare, appunto.

Il meccanismo del calcolo della data di Pasqua, tuttavia, ha un limite. Jean-Pierre Musy e gli altri due progettisti che lo progettarono, François Devaud, Frédérique Zesiger, si affidarono ad una ruota dentata che incorpora, di fatto, un programma meccanico che fa saltare l’indicatore della data di Pasqua di un numero predeterminato di giorni, per tutti gli anni dal 1989 al 2017. Si sa, ventisei anni passano in fretta, e proprio quest’anno è l’ultimo utile per cui l’orologio meccanico manterrà valide le sue funzioni.

Quanto potrà costare una revisione di un tale capolavoro in Patek Philippe è ignoto, ma tanto di cappello all’ingegno umano. Che, davvero, non ha confini.

 

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