Il dramma della solvibilità italiana (parte 1)

Da quest’estate rimbalzano su tutti i giornali titoli inquietanti tipo”Spread Btp-Bund non si ferma più 574“, “Btp a 2 anni sfondano soglia 7%“. Parole come Spread, Tasso, Titoli di Stato continuano a rimbalzare a destra e a manca.

Raramente, però, si leggono spiegazioni sul reale significato di questi numeri, ed è il caso di soffermarci per tentare di colmare questa lacuna. Ogni stato, ed è l’assioma da cui partiamo per spiegare la drammatica situazione italiana, è caratterizzato dall’avere un certo ammontare di Debito Pubblico. Gli stati contraggono debiti verso soggetti privati, tipicamente le banche ma di ciò parleremo in un post a parte, per coprire le proprie spese. Un vero e proprio debito: lo stato chiede soldi ad altri enti che, in cambio, richiedono un certo tasso di interesse. Ogni titolo di stato è caratterizzato da tre parametri importanti

  • l’importo: la cifra prestata
  • la durata: il lasso temporale di validità, che si può contare in mesi o anni.
  • la periodicità: il lasso temporale in cui vengono corrisposti gli interessi, tipicamente mensile, semestrale o annuale.

Gli strumenti di finanziamento del debito pubblico sono proprio i Titoli di Stato, che possono essere di più tipi (Buoni Ordinari del Tesoro, BOT o Buoni del Tesoro Poliennali BTP, per citarne solo un paio). A prescindere dal nome, gli strumenti di finanziamento sono tutti simili: a fronte di una cifra prestata, promettono la corresponsione di un certo tasso di interesse in un periodo di anni predefinito.

Ad esempio, se io presto 1000€ ad un tasso di interesse del 2% annuo, lo stato mi restituirà la somma prestata allo scadere del primo anno in ragione di due parti su cento in più, quindi 1020€. Entreremo nel dettaglio del calcolo dell’interesse in un post separato, sfruttando proprio le equazioni alle ricorrenze di cui abbiamo già parlato in passato.

Ma che succede a prestare denaro ad un insolvente ? E come fa un soggetto in difficolta economica ad ottenere un prestito? Nel prossimo post vedremo i razionali matematici per cui è lo stesso meccanismo di prestito ad aver innescato la spirale di rapidissima involuzione in cui ci troviamo oggi.

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