Leggere i grafici (parte 2)

Riprendiamo l’argomento dei grafici con altre due tipologie, molto utili per interpretare il significato di un numero considerevole di situazioni ed eventi della vita reale.

Nel post dedicato allo studio di Barilla CFN abbiamo parlato della suddivisione ideale delle calorie durante il giorno. Il grafico ideale per rappresentare questo tipo di informazioni è il grafico a torta. In questo tipo di grafico ogni fetta di torta rappresenta una parte dell’intero ammontare della quantità da misurare, cioé la percentuale (vedi il post precedente), rispetto al totale generale.

Nell’esempio, ogni settore del grafico corrisponde alla percentuale di calorie da assumere nella rispettiva fase della giornata.

Gli istogrammi sono simili ai grafici a barre, ma vengono usati per rappresentare non più valori relativi a categorie specifiche, ma dati suddivisi in classi. L’asse orizzontale di un istogramma riporta intervalli di valori, mentre l’asse verticale la frequenza, cioé il numero corrispondente di elementi appartenenti a quell’intervallo. Si dice ampiezza la differenza degli estremi di ogni intervallo di ciascuna classe.

Questo grafico di esempio riporta sull’asse orizzontale gli intervalli temporali di età della popolazione italiana e sull’asse verticale il numero di persone residenti in Italia, nell’anno 2010. L’istogramma riporta le età della popolazione suddivise in nove classi, tra zero ed oltre ottanta anni. Quasi tutte le classi sono chiuse, cioé di intervallo delimitato, e di ampiezza pari a 9 anni. L’ultima classe è invece di ampiezza non delimitata superiormente, con estremo inferiore pari ad 80 e superiore indefinito.

L’istogramma del numero di residenti in Italia mostra come la fascia di età con maggior numero di residenti sia quella centrale, tra i 40 ed i 49 anni, e tutte le altre classi a seguire in termini di numerosità. Gli istogrammi sono utili per comprendere, visivamente, la distribuzione di un campione oggetto di esame. L’esempio mostra un classico caso di distribuzione con picco centrale e due ali di frequenza via via decrescente. Una distribuzione di questo tipo viene detta normale.

Nei prossimi post, avremo modo di commentare diversi tipi di grafici, e le importanti informazioni che se ne possono derivare.

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