Gli scienziati dimostrano un collegamento tra l’accettazione di frasi apparentemente profonde e la scarsa intelligenza

11954611_10206144276099287_4744090826598094004_nVe lo dico subito: il titolo l’ho rubato da un articolo dell’Independent di due anni fa. Che, poi, in realtà l’ho addolcito perché al posto di frasi profonde riportava, testualmente stronzate.

Avete presente il vostro amico, che spesso è pure caro, che su Facebook condivide compulsivamente frasi apparentemente profonde, ma dal significato completamente vuoto?

In un articolo sull’Independent, approfondito su questo stesso blog, è stato pubblicato uno studio in cui si cercava di comprendere la natura del condivisore compulsivo, in particolare rispetto alle caratteristiche socio-economiche e demografiche: vale a dire sesso, istruzione, reddito.

Ne esce un quadro interessante del tipico profilo della persona che condivide aforismi apparentemente profondi, di cui l’Independent, ma anche altri giornali, hanno dato una lettura superficiale. Lo studio dell’Università di Waterloo, Canada, a cura del dottorando Gordon Pennycock, non dimostra infatti la scarsa intelligenza, ma tutta una serie di caratteristiche che meritano considerazione.

La ricerca, suddivisa in quattro studi distinti focalizzati rispettivamente a determinare il grado di competenze verbali e matematiche, fede religiosa, fede nei fenomeni paranormali e analisi cognitiva, ha evidenziato un profilo nettissimo del condivisore compulsivo: scarsa competenza verbale, fede nei fenomeni paranormali, scarsa competenza scientifica, adesione alle teorie complottistiche e pseudoscienze in generale.

La cosa interessante è che per realizzare lo studio, che consiste nel somministrare, tra le altre cose, frasi generate casualmente dal computer e frasi oggettivamente reali come:

Il futuro è il fondamento delle verità sottili

I neonati hanno bisogno di attenzione

è stato realizzato un sito web, il Generatore di Stronzate New Age (letteralmente), che in pagina di apertura recita testualmente:

Namaste. Vuoi vendere un prodotto o servizio New Age? Sei stanco di scrivere perfrase_degas i tuoi clienti che hanno occhi solo per te? Vuoi associarti alla lista degli autori di best sellers di auto aiuto? Possiamo aiutarti.

Visione profetica: giusto per la curiosità, abbiamo seguito il link all’autore della frase a destra (presa casualmente da Facebook) e, come prevedibile, non è la sola chicca. La cosa interessante è che lo studio dell’Università Canadese ha valenza di una vera e propria segmentazione di mercato, cioè una analisi dettagliata del target ideale da indirizzare. I riscontri, infatti, non mancano: la pagina Facebook dell’autore è seguita da oltre 240 mila persone.

Ci siamo occupati diverse volte del fenomeno dell’Analfabetismo Funzionale, segnalato con dieci anni di anticipo dal compianto Tullio De Mauro, e non c’è il minimo dubbio che è proprio su questo meccanismo che si possono macinare consensi facili, facilissimi, dalla politica alla letteratura e via via in tanti aspetti del sociale.

Un dato che dovrebbe far riflettere, nonostante l’emergenza culturale sia stata segnalata in larghissimo anticipo, questi fenomeni continuano ad esistere e non c’è evidenza del minimo segno di attenuazione. Per chi avesse voglia di approfondire, a fine articolo è disponibile la consueta lista di link.

-> Vai al dettaglio dello studio su LidiMatematici
-> Vai agli approfondimenti sull’Analfabetismo Funzionale
-> Vai all’articolo sull’Independent
-> Vai al New Age Bullshit Generator

Share
Questa voce è stata pubblicata in Teoria e Pratica e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *