Un esperimento illuminante: scarichiamo i nostri dati personali da Google

Nel post precedente abbiamo posto l’accento su quanto siano delicate e riservate le informazioni registrate dai giganti del web: ci siamo focalizzati su Facebook, scaricando tutti i dati privati che abbiamo condiviso con il Social Network d’eccellenza.

Il risultato di questo piccolo esperimento è stato sorprendente, non solo Facebook utilizza i nostri dati personali, ma li conserva per un tempo indefinito.

In questo post conduciamo un esperimento analogo, stavolta dedicato al colosso Google.

Per accedere al proprio pannello di controllo, occorre seguire il link al Google Dashboard, curiosamente solo in inglese, cliccando sul link “Download your data”. Al solito, occorre attendere l’e-mail di conferma con il link per scaricare i propri dati personali.

Pronti? Esaminiamo assime cosa registra e, soprattutto, conserva il colosso di Mountain View.

Luoghi: data, ora e luogo dei luoghi ove vi siete recati, registrati tramite il GPS del vostro smartphone. Tramite la cronologia è possibile ricostruire tutti i vostri movimenti, da quando accendete i cellulare a quando lo spegnete, nel tempo, fino al momento in cui è stata abilitata. Per ogni giornata è possibile ricostruire il tracciato GPS dei vostri spostamenti, visualizzandolo sulla mappa. Il sistema deduce automaticamente se vi state spostando a piedi o in automobile, per ora non sembra comprendere se gli spostamenti vengono effettuati mediante altri mezzi (barca, aereo).
Roba da far impallidire Sherlock Holmes.

Navigazione Web: i bookmark, la storia delle ricerche in internet, i file audio con le ricerche vocali anche non relative a ricerche web in senso stretto (ad esempio, SMS).

Calendario: tutti i vostri appuntamenti, corredati delle relative informazioni di contatto, luogo, data e ora.

Contatti: la rubrica dei contatti con tutte le informazioni a corredo che avete inserito (telefono, indirizzi geografici e web, e-mail e così via).

e-mail: tutte le vostre e-mail.

Attività: tutte le interazioni che avete avuto con la piattaforma Google e con i servizi associati, annunci visitati, libri letti, pagine vistitate, app installate, richieste di assistenza, ricerche testuali, di immagine e vocali, file audio mp3 di ogni volta che avete detto “ok google”, shopping e video YouTube visualizzati.

Drive: file registrati nel filesystem in cloud Google Drive.

Profilo: informazioni di profilo, chiaramente fornite da voi. Tipicamente, queste informazioni sono molto più scarne che non quelle contenute in Facebook, tuttavia dall’incrocio delle due piattaforme è possibile avere un quadro estremamente chiaro del profilo personale di ciascuno di noi.

Hangouts: ancora poco usata, la piattaforma Hangouts di Google è una vera e propria alternativa completa di Skype, che consente non solo di chattare via testo, ma di effettuare videoconferenze con condivsione dello schermo. In questa sezione trovate tutti i dati relativi alle vostre attività.

Tasks: anche questa è una funzionalità ancora poco usata, ma in linea di principio estremamente utile da un lato e altrettanto importante per il tracciamento comportamentale dall’altro. Essenzialmente una to-do-list, che consente di censire le attività da compiere, il loro stato di avanzamento e le relative informazioni di corredo, fino al completamento.

La cosa interessante è che per difendersi da questa invasione di privacy basta davvero poco, in semplici tre mosse:

  1. disabilitiamo la geolocalizzazione del nostro smartphone, salvo riattivarla quando strettamente necessario
  2. dal nostro browser, effettuiamo la disconnessione dal nostro account Google, in modo da navigare in forma privata
  3. su YouTube, effettuiamo la disconnessione in modo da visualizzare i video in forma privata

in questo modo le informazioni raccolte da Google sono sensibilmente ridotte, e restano circoscritte alle e-mail, la rubrica e i file su Google Drive. In alternativa, sempre dal Google Dashboard, è possibile disabilitare ogni servizio in modo selettivo, rinunciando però ai vantaggi che questi offrono.

Dedicheremo un post dettagliato proprio al tema della difesa della nostra privacy, concentrandoci espressamente su Google e Facebook. Non c’è dubbio che le informazioni che condividiamo con Google siano davvero in grado di tracciare un profilo completo della nostra persona:  è imperativo essere coscienti di quanto stiamo letterlamente regalando ai colossi del web.

-> Vai al tuo Google Dashboard

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