Ricostruite cellule di sinapsi da staminali umane. La ricerca dell’Università di Cambridge.

La rivista scientifica Nature ha recentemente pubblicato i risultati della ricerca dell’Università di Cambrige sull’impiego di staminali umane pluripotenti indotte per sviluppare cellule di corteccia cerebrale umana.

La pubblicazione, online dallo scorso 5 febbraio, evidenzia la difficoltà di studiare lo sviluppo e la funzione della corteccia cerebrale umana, sia essa sana o malata. Il problema, riporta il team di ricercatori Yichen Shi, Peter Kirwan, James Smith, Hugh Robinson e Frederick Livesey è nella limitata disponibilità di modelli sistematici per la ricerca.

Ricerche precedenti sullo sviluppo della corteccia cerebrale dei roditori hanno portato all’identificazione di un processo a più fasi per lo sviluppo corticale delle cellule cerebrali umane, a partire da cellule staminali pluripotenti. I risultati sono estremamente incoraggianti, è stata riscontrata una differenziazione sistematica delle cellule staminali embrionali umani in cellule della corteccia cerebrale. Queste cellule, dette appunto progenitrici, sono in grado di generare sinapsi, cioé le connessioni cerebrali alla base della incredibile potenza di calcolo del cervello umano.

Le fasi del processo di generazione consentono dapprima di usare le cellule staminali pluripotenti umane per generare cellule progenitrici del tessuto cerebrale, poi di sviluppare i neuroni del tipo corretto, essenziali per ricostruire le sinapsi. I neuroni così generati, infatti, sviluppano autonomamente le caratteristiche elettrofisiologiche essenziali per la differenziazione successiva, in vere e proprie cellule sinaptiche.

Il processo è “robusto”, afferma il team di ricercatori, cioé in grado di attivare in modo sistematico i meccanismi di neurogenesi corticale, essenziali per la generazione e differenziazione dei neuroni per la formazione di sinapsi. La ricerca dimostra che è possibile generare tutte le tipologie di neuroni secondo un ordine temporale specifico e, quindi, di fornire un sistema ripetibile per ottenere i vari tipi di cellule cerebrali da utilizzare per lo studio di malattie importanti dell’encefalo e per produrre le relative cure.

Le ricerche sulle cellule staminali in Italia non solo sono sistematicamente ostacolate dalla Chiesa Cattolica, ce ne siamo occupati a più riprese su LidiMatematici, ma non trovano neanche sufficiente eco nei media. Esperimenti dimostrano ampiamente come a partire dalle cellule staminali pluripotenti umane, necessariamente quelle prelevate da embrioni umani, sia possibile generare cellule di tessuti di vario tipo, applicabili praticamente a tutto il corpo umano per riparare i danni da malattie gravissime come infarti, ictus, malattie polmonari e così via. La ricerca sulle cellule non embrionali, dette “adulte” ha prodotto risultati non comparabili in termini di qualità ed effficacia.

La posizione della Chiesa Cattolica è di aperto diniego all’impiego delle cellule staminali embrionali umane, proprio perché prelevate dall’embrione, in nome di una incomprensibile “sacralità della vita”, in tutti i suoi stadi. Curiosa contraddizione, perché gli embrioni sono embrioni, appunto, cioé non individui formati. Qui sta il nocciolo del contendere: nonostante le ricerche dimostrino ampiamente come sia possibile trovare cure a milioni di vite “già formate”. Vite che, incomprensibilmente, perdono la propria “sacralità”.

Al di là delle rispettive posizioni, che ancora oggi si confrontano in modo aspro, il risultato netto di questa opposizione delle gerarchie cattoliche è che secondo la legislazione vigente in Italia, l’utilizzo delle cellule staminali embrionali umane è vietato. E, come se non bastasse, l’ostacolo normativo si concretizza anche in una curiosa amnesia dei mezzi di informazione. Informazione che, curiosamente, dimentica di informare il vasto pubblico degli indiscutibili successi della ricerca sulle staminali. E’ accaduto per la ricerca sul sangue artificiale, sulle malattie polmonari, sul cancro al cervello, contro l’AIDS, sui tumori intestinali e in innumerevoli altri episodi.

In una situazione del genere, noi blogger abbiamo sicuramente da lavorare per molto tempo.

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