L’argomento IMU è caldo più che mai, e non solo perché l’estate 2012 sembra non voler finire. Abbiamo trattato la questione in un ampio dossier che continua a crescere, ed eccoci qua con una nuova puntata.
Ricapitolando: il governo ha deciso di far corrispondere l’IMU in due tranche, una calcolata al 4 per mille con scadenza 30 giugno, e la seconda di conguaglio con le aliquote effettive stabilite da ogni comune, variabili tra il quattro e il 7 per mille per le prime case.
Lo abbiamo detto e ridetto, che l’IMU sia una stangata non c’è alcun dubbio. Per venire incontro alle esigenze delle stremate famiglie italiane, solamente per le prima casa, è stata concessa la possibilità di rateizzare in tre tranche di pagamento.
Ricordiamo che l’IMU si calcola come segue:
IMU = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Coefficiente di Rivalutazione x Aliquota
Per l’IMU prima casa Il coefficiente di rivalutazione è pari a 160 e si apporta una detrazione fissa di 200€, cui va aggiunta una ulteriore di 50€ per ciascun figlio a carico di età ingferiore ai 29 anni e per un massimo di 400€ (8 figli).
Per chi ha aderito alla rateizzazione in tre tranche, il pagamento avviene in ragione delle seguenti suddivisioni:
– un terzo calcolato al 4 per mille al 30 giugno 2012
– il secondo terzo calcolato al 4 per mille al 17 settembre 2012
– il conguaglio finale a Natale, presumibilmente per il 16 dicembre prossimo, calcolato su aliquote stabilite dal proprio comune di residenza.
Come al solito non ci accontentiamo delle chiacchiere e proponiamo una tabella con prospetto riepilogativo, dove la rendita catastale è già rivalutata del 5% ed è già stata apportata la detrazione di 200€.
Tabella IMU in tre rate – tutti i comuni (clicca per ingrandire)
La tabella propone varie aliquote in fase di conguaglio, per consultarla è necessario verificare quale di queste verrà applicata dal proprio comune. Ad esempio, per una prima casa di 600€ di rendita catastale (già rivalutata del 5%), si pagheranno 61,33€ nelle due rate di giugno e settembre ed un conguaglio variabile tra i 61,33€ ed i 349,33€, a seconda dell’aliquota applicata dal proprio comune di residenza (tra il 4 e il 7 per mille). Agli importi in tabella va detratta la quota di 50€ per ciascun figlio a carico, suddivisa nelle tre rate in ragione di un terzo per rata.
Per ora, le due tranche di giugno per i possessori di prima casa si rivelano ancora tollerabili. Certo, ci attende l’oneroso conguaglio dell’IMU che dovrebbe impattare pesantemente sulle nostre tredicesime, a Natale. Sempre che il governo Monti non decida di abbassare le aliquote nel calcolo del conguaglio. Insomma, non ci resta che attendere.
E pagare.