Un Mac fatto in casa

PowerNEO512E’ tutto iniziato a Natale scorso, quando – complice il periodo di festività – con mio figlio ho avuto modo di imbarcarmi in una vera e propria impresa: la realizzazione di un PC da gaming. Nome in codice NEO, abbiamo realizzato da zero un calcolatore dalle specifiche tecniche rilevanti: diversi terabyte di disco rigido in configurazione mista SSD, overclocking sopra la soglia dei 4 Ghz, configurazione quad-core, scheda grafica super-veloce su doppio monitor e gestione elettronica del controllo delle temperature con numero sterminato di ventole, nonché una massiccia illuminazione a led blu, che non guasta mai.

Doppio boot: Linux e Windows. Con una macchina del genere Windows deve essere forzatamente veloce, eppure non è mai completamente privo di problemi, notoriamente afflitto da mille incertezze di progettazione che lo rendono da un lato lento, e dall’altro attaccabile da virus.

Avevamo addirittura venduto un Macmini del 2007, i cui proventi sono andati pari pari all’acquisto della scheda grafica, di ragguardevole potenza: oltre 2 volte e mezzo più veloce di una Playstation 4. Alla fine di un periodo di studio “matto e disperato”, ci siamo trovati con un vero mostro (anche nelle dimensioni, con buona pace di mamma e moglie).1798160_10203255025806725_1187982982_n

Ma, c’è un ma: l’esperienza fatta con Mac OS X, il sistema operativo Apple, che è basato su Unix, difficilmente consente di passare a Windows senza un pizzico di rammarico. Insomma, la mancanza del sistema operativo Mac si faceva sentire eccome.

Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, recita il motto. Complici le vacanze pasquali, ci siamo resi conto che vogliamo Mac OS. Ma, mi sono detto, i nuovi Mac sono tutti basati su tecnologia Intel, che non ci sia un sistema per installare Mac OS X su NEO?

Sebbene all’inizio del progetto non avevamo alcuna intenzione di farne un mac custom, customac o hackintosh che dir si voglia, abbiamo scoperto – gran botta di c%%o, lasciatemelo dire – che tutto l’hardware è pienamente compatibile per l’installazione di Mac OS 10.9 Mavericks.

Sia chiaro: non si tratta di hackeraggio, perché abbiamo acquistato una copia legittima di Mac OS 10.9 dal Mac App Store, ancora legata al nostro account prima della vendita del vecchio Macmini. E, allora, perché non tentare?

AboutPowerNEOUna ricerca su internet ci mostra chiaramente che la strada è piuttosto difficile e irta di complicazioni, ma con una laurea in Scienze dell’Informazione, un impiego in una delle più grandi multinazionali del settore, oltre 30 anni di esperienza nell’home computing, di cui oltre dieci su sistemi operativi Apple, diciamo che l’impresa può essere alla portata.

10299996_10203650749499570_1992745174472313306_nE così è stato. Dopo una settimana abbondante di tentativi abbiamo installato e configurato con successo Mac OS X su NEO, che viene riconosciuto come un PowerMAC e dalle prestazioni piuttosto importanti. Un vero missile. Per me e mio figlio, è stata una esperienza molto utile, anche dal punto di vista dell’arricchimento del nostro bagaglio di conoscenza. Con l’occasione abbiamo avuto modo di comprendere perché i computer Apple costano di più: mettere insieme un software così performante richiede un importante sforzo di ricerca e sviluppo, nonché un hardware di assoluta prima scelta.

Così, se da un lato la realizzazione di un Mac impone componenti hardware di qualità, dall’altro consente di avere una macchina che si avvia indifferentemente su Windows o su Mac. Dall’esperienza fatta è emerso che non occorre necessariamente una configurazione mostruosa come NEO. Una seconda realizzazione è stata concepita invece per una configurazione base di un PC dual-boot Mac-Windows così fatta:

– Intel i3 4330 3.4Ghz
– Scheda grafica integrata Intel HD4600cab166a
– 4 GB di RAM
– 1 Terabyte di disco fisso equamente ripartito tra Mac e Windows

con ampia libertà di scelta del case, il contenitore del nostro Mac, che può spaziare tra i modelli più accattivanti, si attesta sui 450€. Proprio con questa cifra possiamo realizzare un Mac custom con il case che vedete a destra, che consente sia di giocare agli ultimi videogames su entrambe i sistemi operativi con Steam, Unity, Mac App Store, sia di beneficiare dell’ìncredibile suite di produttività e di software ad uso personale del Mac, con iTunes (per ascoltare musica), iMovie (per realizzare DVD), Garageband (per comporre musica) e tutto il ben di Dio che Apple ha inventato in questi dieci anni.

Volendo salire di livello e realizzare macchine più performanti è necessario scegliere un microprocessore ed una schda grafica migliore, aggiungere RAM, un disco SSD e la connettività Wi-Fi. Ma, il bello, è che un Mac progettato appositamente consente di aggiungere componenti senza dover rifare tutto da capo. Per esempio, volendo passare da un microprocessore i3 ad un i7 4770k, top di gamma ed overcloccabile fino a 4.4 Ghz, si vende il vecchio processore e si acquista il nuovo con una differenza di meno di 200€.  Quando il portafoglio lo consente, si può aggiungere facilmente RAM ed acquistare una scheda grafica più potente – sempre avendo l’accortezza di scegliere il tutto nella lista dell’hardware compatibile.

Il segreto per realizzare un Apple in casa sta nella scelta del giusto hardware ed in una attenta e scrupolosa fase di installazione e configurazione delle componenti fisiche, in modo che vengano correttamente riconsciute dal sistema operativo. Data la notevole complessità dell’operazione, è chiaramente impossibile fornire una vera e propria guida, tuttavia chi fosse interessato può contattarmi via e-mail per avere assistenza alla realizzazione del proprio Mac, o per scambiare esperienze pregresse.

-> Vuoi realizzare o hai realizzato il tuo Mac custom? Mandami una e-mail !

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2 risposte a Un Mac fatto in casa

  1. enrico scrive:

    salve a tutti, vorrei costruire un hackintosh con un budget che non superi 600 euro.. posso chiedere aiuto a voi? grazie mille

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