Il 16 giugno scade la prima rata della nuova tassa sui servizi indivisibili, la TASI. Il metodo di calcolo è analogo alla vecchia IMU, con aliquote più basse ma minori detrazioni. Aliquote e detrazuibu sono stabilite da ciascun comune; ad esempio per Roma si applica una aliquota del 2.5 per mille e detrazioni fisse di 30€ per rendite catastali fino a 1500€.
La TASI si calcola nel modo seguente
TASI = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Coefficiente di Rivalutazione x Aliquota
Le aliquote varierannno dall’1 al 3,3 per mille, mentre è confermata la rivalutazione della rendita catastale al 5% e il fattore di moltiplicazione della base imponibile (160), invariati rispetto alla tassazione precedente dell’ottobre scorso..
La tabella seguente illustra un prospetto riepilogativo con tutte le aliquote applicabili TASI, dalla minima alla massima, con la rendita catastale non rivalutata del 5%.
Tabella comparativa TASI per tutti i comuni italiani
(detrazioni escluse)
i valori in tabella non sono comprensivi delle detrazioni, stabilite individualmente da ciascun comune. Ad esempio a Roma una abitazione principale di rendita catastale pari a 500€, all’aliquota del 2,5 per mille, paga 210€ – 30€ di deduzione = 180€.
La stessa tabella consente di calcolare l’importo della TASI per gli altri comuni, scegliendo la colonna corrispondente all’aliquote fissata dal comune e ricordando di applicare le detrazioni specifiche.
L’importo può essere corrisposto in una unica tranche o in due rate distinte, in acconto il 16 giugno e saldo a dicembre prossimo. E’ importante ricordare che se la casa è cointestata, si effettuano tanti pagamenti quanti sono gli intestatari, per un importo proporzionale alla percentuale di possesso, in acconto e saldo. Anche le detrazioni vanno suddivise sulla base della percentuale di possesso, ad esempio, in caso di due coniugi cointestatari al 50%, per una abitazione di rendita catastale pari a 500€, in acconto a giugno vanno effettuati due versamenti da 90€, stessa quota a saldo.
