Il transito di Mercurio

Ricordate il battage mediatico sul presunto ”allineamento” planetario? Era una informazione distorta con pochissimo interesse astronomico e praticamente nessun fondamento scientifico. Del raro evento astronomico di oggi, che richiede un minimo di attenzione, praticamente non se ne parla: il transito di Mercurio sul Sole.

I pianeti del sistema solare, ad eccezione di Plutone ormai declassato, si muovono lungo una traiettoria ellittica che giace su un piano detto piano orbitale. Fu Newton a teorizzare la conservazione delle grandezze fisiche, in particolare del momento della quantità di moto, e quindi a capire che tutti gli oggetti del sistema solare si muovono lungo orbite che giacciono tutte sullo stesso piano. Questa proprietà di complanarità dei piani orbitali fa sì che i pianeti, visti dalla Terra, appaiano muoversi tutti lungo una linea immaginaria che va sotto il nome di eclittica.

Il nome di questa linea immaginaria deriva dal fatto che è su di essa che si verificano le eclissi, cioè l’interposizione di un corpo celeste tra altri due. E  la Luna non è l’unica protagonista di questo fenomeno astronomico:  Mercurio e Venere orbitano intorno al Sole su un percorso più interno rispetto alla Terra. Quando ad interporsi è un satellite si parla di eclissi, mentre se è un pianeta di transito. Questa distinzione avviene per un fatto puramente geometrico: il disco dei pianeti interni è talmente piccolo che, rispetto al Sole, appare poco più che un grosso punto in lento movimento.

Venere si interpone tra il Sole e la Terra, quindi tecnicamente “eclissando” la nostra stella, ad intervalli di 105 anni, seguiti da due eclissi distanti 8 anni. Mercurio, essendo più vicino al Sole, si muove più velocemente e, quindi, si interpone più frequentemente tra il Sole e la Terra. A complicare le cose e rendere più difficile che si verifichino le condizioni per una buona osservazione giocano tre fattori:la visibilità dall’Italia, l’orario e il meteo.

Il transito di oggi è particolare perché non solo è visibile dall’Italia, ma si svolge in un lasso di tempo piuttosto ampio che offre notevoli possibilità di osservazione. I tre orari da ricordare sono, per oggi:

  • primo contatto: ore 13:12
  • massimo: ore 16:57
  • uscita: ore 20:42

Per massimo del fenomeno si intende la minima distanza angolare di Mercurio dal centro del disco del Sole. Primo contatto ed uscita sono molto interessanti da osservare, perché in circa tre minuti le fasi di tangenza del disco apparente di Mercurio con il disco Solare si sviluppano interamente, con un effetto molto particolare, nonché utile agli astronomi per determinare con maggior precisione la distanza Terra-Sole. Oggi il Sole tramonterà circa mezz’ora prima della fase di uscita, lasciandoci a disposizione solo il primo contatto.

E’ possibile riprendere il fenomeno con una fotocamera con esposizione manuale ed obiettivi intercambiabili, dotata di ottica di almeno 300mm di focale equivalente ed apposito filtro solare in Mylar. Attenzione che, senza il filtro solare, il sensore della fotocamera potrebbe danneggiarsi.

Per evitare danni alla vista è necessario dotarsi di un filtro solare (gli occhiali da sole non bastano) e non guardare mai direttamente il Sole attraverso un binocolo.

Con poche accortezze, nuvole permettendo, lo spettacolo di oggi sarà eccezionale.

-> Vai al transito di Venere del 2012

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