Comparazione tra IMU e ICI per la prima casa: la tassazione è equa ?

Ormai è ufficiale: l’imposta sulla casa torna ed avrà anche un peso non trascurabile sulle finanze familiari. Ci siamo occupati a più riprese di questo argomento, usando i nostri “ferri” della borsa del matematico per valutare con attenzione e scrupolo quanto effettivamente la nuova imposta inciderà sul nostro portafoglio.

La vecchia ICI, Imposta Comunale sugli Immobili, tornerà col nome di IMU, o Imposta Municipale Unica. Vale la pena fare ancora un paio di conti per confrontare la vecchia ICI con la nuova IMU e i risultati, che presentiamo in questo post, sono piuttosto interessanti.

Il calcolo della vecchia ICI seguiva la formula seguente:

ICI = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Aliquota

dove l’aliquota ICI era stabilita comune per comune e, per la prima casa, variava tra il 4 e il 5,5 per mille.

La nuova IMU è calcolata invece come segue:

IMU = Base Imponibile (rivalutata del 5%) x Coefficiente di Rivalutazione x Aliquota

Abbiamo trattato a più riprese i coefficienti di rivalutazione per tutte le categorie catastali ed effettuato confronti che dire illuminanti è poco. Anche per l’IMU, l’aliquota viene fissata dal comune di residenza e può variare tra il 4 e il 7 per mille.

La tabella seguente riporta i valori corrispondenti di IMU per la prima casa per le varie aliquote, a partire dalla base, il 4 per mille, fino alla massima teorica del 7 per mille, per i vari comuni italiani. L’ultima colonna riporta invece l’importo della vecchia ICI, calcolato per una aliquota media ICI del 4,9 per mille, il miglior compromesso tra le aliquote applicate originariamente da tutti i comuni italiani. La rendita catastale elencata è già comprensiva della rivalutazione del 5%.

Confronto IMU / ICI per la prima casa (clicca per ingrandire)

Nel calcolo dell’IMU è già compresa la detrazione fissa di 200€ per la prima casa, cui va aggiunta una ulteriore di 50€ per ciascun figlio a carico di età ingferiore ai 26 anni e per un massimo di 400€ (8 figli). Vogliamo comparare le due imposte, IMU ed ICI, per capire se è vero che la nuova imposta sia ispirata a criteri di equità sociale. Allo scopo, abbiamo evidenziato gli importi dell’IMU in verde se sono minori della vecchia ICI ed in rosso se sono maggiori.

Supponiamo ad esempio che una famiglia di Roma, senza figli, abiti in una casa di 1.000€ di rendita catastale, con la vecchia ICI avrebbe pagato 490€, mentre con l’IMU pagherebbe 600€ (l’aliquota ICI è stata calcolata per semplicità al tasso medio del 4,9 per mille, in realtà per la città di Roma l’ICI originaria era al 4,6 per mille). Se poi la famiglia ha uno o due figli, l’IMU sarebbe ulteriormente scontata di altri 50€ per figli a carico, arrivando ad essere comparabile alla vecchia ICI.

La tabella seguente illustra la differenza percentuale tra la nuova IMU e la vecchia ICI per le varie aliquote di IMU prima casa per famiglie senza figli, confrontata con l’aliquota media dell’ICI al 4,9 per mille:

Scarto percentuale tra IMU ed ICI (clicca per ingrandire)

Le caselle in verde evidenziano gli importi di IMU inferiori all’ICI, quelle in giallo gli importi fino a due volte la vecchia IMU e in rosso gli importi di IMU pari almeno al doppio della vecchia ICI. Ribadiamo che l’importo della vecchia ICI è medio ma, in ogni caso, la nuova IMU appare effettivamente ispirata a principi di equità sociale, perché privilegia le famiglie con prima casa a basso valore di rendita catastale con più figli. Queste famiglie potranno pagare una IMU inferiore rispetto alla vecchia ICI.

Man mano che la rendita catastale cresce, infatti, dagli 800 – 1000€ in su le famiglie pagheranno via via sempre di più. Le case con 1500€ di rendita pagheranno circa una volta e mezzo il vecchio ICI e quelle con 3000€ arriveranno a sfiorare il doppio, a seconda del comune di residenza.

Infatti, mentre le aliquote applicate dai comuni restano più o meno allineate, almeno stando agli annunci degli ultimi giorni, ad incidere in modo importante sono proprio le detrazioni e la soglia minima di 200€, che compensano l’aumento del 60% della rendita catastale. Tutto ciò impatta positivamente proprio le fasce più povere: da questo punto di vista non si può che apprezzare lo sforzo del governo.

In un post successivo prenderemo un esempio concreto, la città di Roma, e compareremo IMU ed ICI per la prima casa usando le aliquote effettive di queste due imposte, per le varie casistiche di composizione del nucleo familiare.
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>>> Vai alla tabella comparativa dell’IMU per tutte le categorie catastali

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5 risposte a Comparazione tra IMU e ICI per la prima casa: la tassazione è equa ?

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