8 Marzo 2013: è ancora emergenza violenza sulle donne

802936_800002_VIOLENZAArriva l’ennesima festa della donna, e un blog di istigazione alla conoscenza come questo non può certo esimersi dal continuare a trattare il delicato argomento della violenza, sulle donne.

Ce ne siamo occupati l’8 marzo scorso, con il rapporto delle Nazioni Unite: la condizione della donna è difficile in tutto il mondo, le donne sono sottoposte a violenza, sottopagate, sfruttate e, in generale, hanno sulle proprie spalle la maggior parte del carico sociale. L’emergenza è ancora più viva nel nostro paese, che vede un uso non certo edificante della figura femminile, in politica, in TV e nella pubblicità come chiara merce di scambio.

Ciò che però è trattato con una certa superficialità dai mezzi di informazione, è che la violenza sulle donne non è solamente fisica ma, disgraziatamente, si declina in uno spettro variegatissimo di comportamenti. Nel Minnesota, Stati Uniti, il Domestic Violence Intervention Program ha sintetizzato le forme di violenza sulle donne nella tabella che segue.

violence_map

 

La tabella riporta i vari comportamenti in cui la violenza domestica può manifestarsi. Le percosse sono solamente una delle tante opzioni, tutte mirate ad acquisire il potere e il controllo sull’altra persona.  L’abuso fisico è solo una parte di un sistema di comportamenti complessi. E’ importante comprendere che gli abusi non sono mai isolati e si ripetono in forme differenti e che gli schemi di abuso sono tattiche mirate ad ottenere e mantenere il controllo nelle relazioni intime. Ogni rapporto ha naturmalmente dinamiche diverse, eppure una indagine sugli abusi ha dimostrato che il soggetto abusato ha sperimentato molti – se non tutti – questi atteggiamenti e comportamenti da parte dell’aggressore.

Aggressore che, nel caso delle donne, è raramente uno sconosciuto: sono i padri, mariti, fidanzati, fratelli e addirittura figli ad esercitare violenza sulle donne. Le forme della violenza sono molteplici: fisiche, psicologiche e sessuali; elenchiamole, una volta per tutte. Sono forme di violenza:

Abusi economici: impedire alla propria compagna, moglie, mamma, figlia di trovare lavoro, mantenere il controllo del conto corrente, darle dei soldi per sostentarsi o per gestire i figli.

Coercizioni: minacce fisiche, violenze, accuse generiche, minacce di querela, costringere a sostenere una condotta illegale.

Intimidazioni: gestualità, azioni, distruzione di beni personali, abuso sugli animali e mostrare le armi proprie o improprie.

Abusi emotivi: denigrare la persona, umiliare, usare pseudo-quiz per dimostrare la minore intelligenza della partner.

Isolamento: controllare i movimenti, le letture, le persone con cui parla, limitare le possibilità di contatto con le persone, anche online.

Minimizzare, usare i sensi di colpa: miminizzare le preoccupazioni della propria compagna, rifiutarsi di riconoscere le situazioni di abuso, accusare la donna di essere la causa degli abusi, farla sentire in colpa.

Uso dei bambini: farla sentire colpevole nei confronti dei figli, accusandola di trascurarli, minacciare di portarle via i figli.

Imporre privilegi maschili: trattare la donna come una serva, non coinvolgerla nelle decisioni importanti, imporre ruoli specifici all’uomo e alla donna.

Chi abusa, comunemente tra le mura domestiche, alterna atti violenti, comportamenti di abuso e scuse con le immancabili promesse, si direbbe anche di cuore e in qualche caso anche sincere, di cambiare. Chi abusa si comporta in modo piacevole nella maggior parte del tempo e delle occasioni. Tipicamente il marito/compagno/padre che abusa si comporta come una star e una persona estremamente piacevole al contatto con gli altri e in gran parte delle occasioni anche domestiche. Salvo poi degenerare con cadenza periodica, anche quotidiana, ed in occasioni specifiche. E’ il fascino perenne del partner che abusa, che impedisce alla vittima di troncare il rapporto. Torneremo sul ciclo della violenza con un post separato.

Proponiamo questo questionario non solo alle donne lettrici del blog, ma anche e soprattutto agli uomini, perché riflettano se anche solo in alcune occasioni abbiano posto in essere le condizioni perché la propria compagna/moglie/fidanzata/figlia/madre possa rispondere di si anche a solo una di queste domande. Il questionario è stato sviluppato da organizzazioni senza scopo di lucro, in India, ed è tristemente valido in tutto il mondo, ad indicare che i comportamenti di abuso sono, purtroppo, una emergenza planetaria.

Questionario sugli abusi domestici

Leggi queste domande, se ti trovi a rispondere “si” ad alcune di queste domande, è una buona occasione di condurre una seria riflessione sulla natura del tuo rapporto.

  • Il tuo partner ti assegna nomignoli derisori, ti insulta o ti critica in continuazione?
  • Non si fida, è geloso o possessivo?
  • Cerca di isolarti da parenti o amici?
  • Controlla dove vai, e se passa “troppo” tempo ti chiama regolarmente?
  • Rifiuta di lavorare?
  • Controlla le finanze familiari o rifiuta di condividere il denaro?
  • Ti punisce ?
  • Si aspetta che tu chieda il permesso di fare le cose?
  • Minaccia di fare del male a te, ai figli, alla tua famiglia o agli animali domestici?
  • Ti umilia regolarmente?
Share
Questa voce è stata pubblicata in Uomini e Donne e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *